SBIC: SU OSPEDALE SI SPACCIANO PROMESSE COME ATTI GIA’ DEFINITIVI

Abbiamo chiesto alla Sindaca di Sulmona: creare un atto che dichiarasse chiaramente la contrarietà al declassamento come riportato nel decreto 55; informare i cittadini delle possibilità di sviluppo o di perdita; gettare le basi per una progettualità territoriale.Saremmo riusciti a farlo in un unica grande assise pubblica chiamata Consiglio Comunale, mentre si continua a preferire al formula effimera e aleatoria della conferenza stampa… senza contraddittorio.” A sostenerlo è il movimento civico Sbic nella giornata della mobilitazione contro il declassamento dell’ospedale dell’Annunziata.  “Il piano di riordino sanitario regionale determinato con decreto 55 del 2016 del commissario straordinario alla sanità Luciano D’Alfonso si continua a confondere con le possibili impostazioni future che la Giunta, il Consiglio Regionale ed il Governatore Luciano D’Alfonso daranno, forse, alla Sanità abruzzese”, continua Sbic che obietta come nessuno si sia preoccupato di compiere “atti propedeutici per la salvaguardia vera e propria di ospedali come quello di Sulmona. Solo declassamenti, oltretutto in deroga al decreto ministeriale che, se applicato alla lettera, lascerebbe in Abruzzo ben poca sanità”. Sbic inoltre sottolinea come “alcuni componenti della Giunta Regionale continuano a fare incontri ristretti con i rappresentanti sindacali o delle categorie dei medici, degli amministratori dei così detti stakeholders, dimenticando che i veri “portatori di interesse” in sanità sono i cittadini che usufruiscono dei servizi e che, come sempre, sono gli ultimi ad essere informati delle scelte che si abbatteranno sulle loro vite o, peggio ancora, spacciando promesse politiche come se fossero atti già definitivi”.