CALL 10X10XMAW, AL VIA MOSTRA “DEFRAMMENTA”

Nell’ambito della call 10X10XMAW-Sfida (giocosa) al sistema dell’arte, sarà presentata nello spazio Maw, sabato 9 luglio alle 19, la mostra personale Deframmenta” che vede protagonista Giuseppe Zema (Dazo Molino), autore dell’opera risultata prima tra i 10 finalisti votati dalla giuria della call. Si conclude così l’ultima fase del progetto-concorso no profit lanciato dal MAW nell’ottobre 2015 che, con i suoi oltre 200 artisti e  700 opere partecipanti, è stato un grande ed entusiasmante evento dedicato alla libertà dell’arte e della sua fruizione. Nato da un’idea dell’artista Valentina Colella per proporre una riflessione sul consumo e la diffusione dell’arte contemporanea, 10X10XMAW invitava artisti e creativi a produrre una opera di 10cm X 10cm da esporre e proporre all’acquisto in forma anonima e sottoporre, allo stesso modo, al giudizio di una giuria composta da diverse professionalità del sistema dell’arte. In premio, una mostra per l’autore della piccola opera più votata, prodotta con i fondi  raccolti dai contributi del pubblico. “Siamo molto felici della scelta della giuria – commentano i curatori dello Spazio MAW Italia Gualtieri e Rino Di Pietro – che, premiando il lavoro di Giuseppe Zema, ci ha permesso di scoprire una ricerca interessante e di realizzare, con la produzione della mostra, un sostegno concreto in favore degli artisti e un’ importante tappa del nostro impegno per la divulgazione e la sensibilizzazione ai nuovi  linguaggi dell’arte contemporanea”.

Giuseppe Zema (1983, Reggio Calabria), conduce una ricerca che trova nel viaggio e nel paesaggio antropizzato la sostanza primaria e l’interconnessione delle sue espressioni. Con DEFRAMMENTA propone un progetto espositivo completamente inedito basato su una precisa combinazione di opere che, pur appartenenti a serie e progetti differenti di lavori, trovano una concertazione reciproca nella fugacità del loro essere immagini “incerte” e impermanenti. Un’attenzione all’irrequietezza umana, la mistificazione dei luoghi. Foto, video, installazioni e sperimentazione prediletta come scrittura del visibile.

La mostra, visitabile fino al 16 luglio, è accompagnata da un catalogo che documenta l’intera esperienza del la call, scaricabile dal sitowww.mawlab.org.