BOBO CRAXI BOCCIA LE RIFORME DI RENZI: RIFORMISMO SOLO DI FACCIATA

“Il riformismo renziano è un riformismo solo di facciata, senza sostanza”. A muovere le critiche più dure alla riforma costituzionale che in autunno sarà sottoposta al vaglio degli elettori con il referendum è stato ieri pomeriggio Bobo Craxi, concludendo il convegno organizzato dal Centro studi “Domenico Susi”. All’incontro, in memoria del parlamentare socialista, sono intervenuti anche Nazario Pagano, già presidente del Consiglio regionale, l’attuale presidente dell’assemblea regionale, Giuseppe Di Pangrazio, il senatore Enrico Buemi. Coordinatore del convegno è stato il giornalista Domenico Logozzo. “L’Italicum, sistema elettorale previsto dalla riforma, va modificato attribuendo il premio elettorale non ad una sola lista ma ad una coalizione” ha osservato Pagano, sottolineando come questa riforma sia stata approvata in un Parlamento in gran parte delegittimato da una pronuncia della Corte Costituzionale. Annunciando il suo no al referendum Pagano ha avvertito però che i cittadini non devono pensare ad un referendum su Renzi e sul suo governo ma comprendere bene la vera posta in gioco, che è quella della riforma costituzionale. Buemi invece ha insistito sulla necessità che le riforme della Carta costituzionale siano sempre studiate e approvate da un arco ampio di forze politiche, come conviene quando sono in ballo le regole del gioco. “Bisogna dare atto a Renzi di aver posto le riforme come priorità – ha spiegato Buemi – però fin quando ha retto il patto del Nazareno le riforme avevano imboccato la strada giusta dell’accordo tra un ampio schieramento di forze, di maggioranza e di opposizione, caduto poi quel patto è cambiato tutto”. Buemi poi ha notato come nulla si dica del capitolo giustizia nella riforma sottoposta a referendum, nonostante la giustizia abbia inciso e incida ancora sugli scenari della politica nazionale. Per Craxi infine la “crisi che viviamo ha fatto risorgere nazionalismi e populismi e Brexit non è altro che il segno di questi sentimenti”. Secondo il parlamentare socialista “immaginare di risolvere la crisi politica che attanaglia il Paese attraverso le riforme costituzionali è solo illusione”. Quindi ha concluso con una sua diagnosi sull’evoluzione degli scenari politici in Italia. “Penso che l’Italicum e la situazione di crisi che viviamo, dopo la fine dei partiti determinata dall’offensiva giudiziaria degli anni Novanta, siano l’anticamera ad una vittoria prossima del Movimento cinque stelle”. L’introduzione ai lavori del convegno è stata curata da Neomisio Susi, figlio del parlamentare Psi, che tutti hanno ricordato per il suo impegno a favore dell’Abruzzo e della Valle Peligna, prima da deputato e poi da sottosegretario al Ministero delle Finanze. In proposito un commosso ricordo dell’onorevole Susi è stato tracciato dal presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, che ne ha ricordate le eccellenti qualità umane e politiche, sottolineando anche la comune militanza nel Partito Socialista.

20160624_180456

20160624_184818

20160624_184853