RICORSO SU OVIDIO CORONATO D’AGLIO ROSSO, PRECISAZIONE DELL’AVVOCATO COLAIACOVO
Sulla vicenda giudiziaria che ha visto opposti il Consorzio produttori Aglio rosso e l’avvocato Vincenzo Colaiacovo riceviamo e pubblichiamo la precisazione dell’avvocato Colaiacovo. “Il ricorso non ĆØ stato presentato dall’avvocato Colaiacovo in qualitĆ di giornalista direttore responsabile de Il Vaschione. Questa ulteriore qualitĆ del ricorrente era stata indicata solo per sottolineare che per un motivo in piĆ¹ si poteva ravvisare un interesse ad una certa pronuncia. Ma tutto il contenuto del ricorso e del reclamo, come ha puntualmente riportato il tribunale nella ordinanza definitiva, ruotava sulla natura di “bene comune” del patrimonio culturale lasciato da Ovidio e non solo sulla statua, che pure avrebbe legittimato (in misura inferiore) un’azione di un qualsiasi cittadino di Sulmona. Il ricorso a dicembre non era stato “respinto”: era stato dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice ordinario a favore del giudice amministrativo. Il tribunale, in composizione collegiale, ha ritenuto invece che a decidere debba essere il giudice ordinario; e non sembri decisione di poco momento, se si considera che, al di fuori delle procedure d’urgenza, tale decisione ĆØ rimessa alla Corte di Cassazione e non giĆ ad una qualsiasi sezione della Corte di Cassazione, ma alle Sezioni Unite. I giudici non hanno confermato la sentenza; innanzitutto perchĆ© non era una sentenza ma una ordinanza e inoltre perchĆ© l’hanno radicalmente modificata ravvisando appunto la giurisdizione dell’autoritĆ giudiziaria ordinaria. Che il ricorrente non aveva titolo per promuovere l’azione e non era legittimato a farlo ĆØ come dire che fuori piove perchĆ© cade l’acqua bagnata. Non ĆØ che uno senza legittimazione possa promuovere una causa se ha un titolo. Elementare, Watson”.