SULMONA HA CELEBRATO IL 25 APRILE TRA PIOGGIA E FREDDO

La pioggia e le improvvise rigide temperature, arrivate quando la primavera aveva giĆ  preso piede, non hanno fermato le celebrazioni del 25 Aprile a Sulmona. La cittĆ  questa mattina ha reso omaggio ai caduti nel 71esimoĀ anniversario della Liberazione, con la deposizione della corona al monumento in piazza Tresca in una solenne e breve cerimonia. Tra ombrelli e piumini rispolverati dagli armadi. PresentiĀ la senatrice Paola Pelino, il Vescovo Ā Angelo Spina,Ā le massime autoritĆ  militari Ā schierate secondo il cerimoniale, e tutt’intornoĀ le associazioni combattentistiche e d’arma, i vigili del fuoco, i volontari della Protezione civile e Croce Rossa, e i rappresentanti della formazione partigiana Brigata Majella. prima l’attesa sotto i portici di Corso Ovidio, auspicando in una tregua del maltempo, po la cerimonia. L’alza bandiera, l’inno, la bandiera europea, poi la lettura di una preghiera da parte di uno studente Francesco Tirimacco. LibertĆ , democrazia e sacrificio le parole chiave del discorso tenuto dal commissario prefettizio di Sulmona, Giuseppe Guetta, secondo il quale “ĆØ un messaggio da dare ai giovani, perchĆØ quando meno ce lo aspettiamo la barbarie ĆØ dietro l’angolo. Nessuno penserebbe che poco più di 70 anni fa sono stati sterminati interi popoli con genocidi, eppure in piena civiltĆ  ci troviamo ad affrontare quotidianamente tante situazioni e potrebbero esserci delle derive quando meno ce lo aspettiamo. Ecco perchĆØ dobbiamo ricordare a noi stessi e ai nostri figli che c’ĆØ la democrazia. Loro che hanno avuto la fortuna, come noi nati dopo la guerra, che abbiamo vissuto la libertĆ  senza essercela sudata, ma abbiamo attravresato periodi di ristrettezze economiche. Ma poi si risorge. Negli anni ’60 ci fu il boom economico. Abbiamo raggiunto la democrazia, la Repubblica. Sono momenti importanti da ricordare e inneggiare alla libertĆ  di cui oggi godiamo”.

 

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