FREEDOM TRAIL, PARTENZA SOTTO LA PIOGGIA SULLE ORME DELLA STORIA

Sulle orme della storia, in nome della Libertà. Partenza sotto la pioggia questa mattina per la carovana del Freedom Trail, giunto alla sedicesima edizione.  In prima fila, in piazza XX Settembre, nonostante il maltempo, Gilberto Malvestuto, 95 anni, ultimo sopravvissuto degli ufficiali della Brigata Majella, che non ha voluto mancare all’apertura della marcia internazionale sul Sentiero della Libertà. Sul palco, insieme al presidente della Provincia, Antonio De Crescentiis,  al commissario prefettizio di Sulmona, Giuseppe Guetta, e al sindaco di Campo di Giove, Giovanni Di Mascio, c’erano gli instancabili organizzatori del Sentiero della Libertà, Mario Setta, Adelaide Strizzi, Tonino Cicerone, componenti dell’omonima associazione, guidata da Maria Rosaria La Morgia, i quali hanno dato il “benvenuto a chi torna ogni anno”, salutando i giovani di Cuneo, Molfetta, Brescia,  gli habituè stranieri e il Liceo Scientifico “Fermi”, accogliendo le nuove generazioni, tra cui la più piccola partecipante di soli 5 anni. Per loro una lezione a difesa dei valori: libertà, pace e solidarietà. Il corteo ha preso le mosse intorno alle 9.30  dal Liceo Scientifico “Fermi”, scuola organizzatrice della manifestazione fin dal 2001, di concerto con l’associazione “Freedom Trail”, approdando in piazza XX Settembre. Il taglio del nastro, lungo Corso Ovidio, effettuato da Lea Cicerone,classe 1932,  figlia di Roberto, personaggio sulmonese simbolo della solidarietà nella resistenza umanitaria nella Valle Peligna.

Cinquecento marciatori che ripercorreranno per tre giorni, in tappe da 20 chilometri ognuna,  quella via di fuga, che, durante la seconda Guerra Mondiale, i prigionieri anglo americani, australiani, neozelandesi, soldati italiani e tanti schierati dalla parte degli Alleati per liberare l’Italia, percorsero tagliando il fianco alla Majella, da Sulmona a Campo di Giove, attraversando Guado Di Coccia sulla Majella, fino a  Taranta Peligna raggiungendo Casoli. Immersi nella bellezza del sentiero che taglia la montagna e il pensiero rivolto a chi negli anni della guerra lo aveva percorso con ansia e paura ma il cuore colmo di speranza.

 

GILBERTO MALVESTUTO accompagnato dai familiari, nonostante la pioggia non ha voluto mancare alla cerimonia di apertura della marcia internazionale 

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commossa Lea Cicerone dopo il taglio del nastro

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In basso due donne figlie di prigionieri inglesi detenuti nel Campo78, tornate a Sulmona sulle tracce della storia, cercando di ripercorrere le vicende vissute dal padre.

 

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Per la prima nella carovana anche due asinelli 

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FOTO IN BASSO: INSIEME A MARIO SETTA LO STORICO INGLESE VICTOR FAIL MZGER

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IN BASSO: LA PROFESSORESSA ADELAIDE STRIZZI CON LE PICCOLE BAMBINE PARTECIPANTI

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