CINQUECENTO MARCIATORI PRONTI A PARTIRE SUL SENTIERO DELLA LIBERTA’

Ieri  una via di fuga per i prigionieri di guerra anglo americani, soldati italiani, e tanti che si schierarono dalla parte degli Alleati per liberare l’Italia. Oggi quel percorso che taglia il fianco alla Majella, da Sulmona a Campo di Giove,
salendo a Guado Di Coccia sulla Majella, fino a  Taranta Peligna, al sacrario della Brigata Majella, e poi a Casoli, è una marcia internazionale e contemporaneamente una lezione per  i tanti giovani che ogni anno partecipano al cammino a piedi, in memoria della storia e dei valori come libertà, pace e solidarietà.  Saranno oltre 500 i marciatori che parteciperanno alla tre giorni del Freedom Trail/ Sentiero della Libertà’, partendo da Sulmona domani, 23 aprile, per arrivare a Casoli il 25 aprile (intorno alle 16).  Più di 300 gli studenti provenienti da tutta l’Italia che hanno aderito alla manifestazione. Su facebook è nato un gruppo “Sulmona again and again” formato da giovani di Cuneo che in passato avevano partecipato alla traversata. Il sentiero che sarà percorso era la via di fuga di migliaia di prigionieri alleati e di giovani italiani che lottavano per la liberazione d’Italia, divisa dalla Linea Gustav dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, quando l’Abruzzo divenne terra di confine e angolo di speranza per i fuggiaschi che si schieravano con l’Esercito Alleato. La prima edizione risale al 2001, quando il Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, venne a Sulmona per inaugurare la manifestazione che oggi compie 16 anni.  Ai giovani partecipanti disse”Anch’io fui uno di loro, lasciai Sulmona, lasciai coloro che mi avevano accolto come un fratello, nelle loro case qui a Sulmona, la sera del 24 marzo 1944. In quelle giornate, in quei mesi di tragedia e di gloria le popolazioni di queste regioni diedero prova di straordinario eroismo e di grande spirito umanitario”. Nel 2003, venne creata l’associazione “Il sentiero della Libertà/Freedom Trail” all’interno del Liceo Scientifico Fermi, continuando negli anni a promuovere la marcia in nome della memoria, anche e soprattutto attraverso la pubblicazione delle testimonianze degli ex prigionieri di guerra: otto volumi pubblicati, infatti, con l’ultimo che è un’antologia curata da Maria Rosaria La Morgia e dal professor Mario Setta dal titolo “Terra di Libertà”. 
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