CronacaHome

NEGOZIO SULMONESE DICE NO AL LIBRO DI RIINA

Anche a Sulmona una libreria rifiuta di vendere il libro di Giuseppe Salvatore Riina. Lo ha scritto a chiare lettere Jacopo Lupi, proprietario di “Punto e a Capo”, affiggendo ieri pomeriggio un cartello sulla porta d’ingresso del negozio di via Roma, in cui, con poche parole, esprime il dissenso nei confronti dell’iniziativa editoriale del figlio del Boss di Corleone, Totò. Le cronache sulmonesi parlarono di Riina junior quando nel 2008 lasciò il carcere di via Lamaccio, dov’era stato detenuto. “In questa libreria non si ordina nè si vende il libro di Salvatore Riina” si legge sul foglio di avviso. Una scelta effettuata dal giovane libraio peligno, che, con coraggio, sostiene, invece, di voler dare spazio a testi contro la mafia, raccogliendo l’appello lanciato da una libreria siciliana, che aveva diffuso su Facebook la foto con l’annuncio e che in poco tempo ha visto l’adesione di molti colleghi in Italia, da nord a sud. “Ritengo che anche questi gesti siano un modo per combattere la mafia” afferma Lupi. Sono ancora accese le discussioni, anche nelle piazze virtuali, all’indomani dell’intervista di Bruna Vespa, andata in onda nella trasmissione di Raiuno “Porta a Porta” per presentare “Riina, Family Life” (edizioni Anordest). Un caso che ha scatenato polemiche e levate di scudi.