
“LA FESTA DEI RIBELLI”, TUTTI IN PIAZZA PER COMMEMORARE CARLO TRESCA
In occasione dell’anniversario della nascita di Carlo Tresca, sindacalista, giornalista, scrittore, anarchico, antifascista, anticlericale, anticapitalista, antistalinista di Sulmona, domani 9 marzo alle 18 si terrà un incontro aperto in Piazza Tresca, per ricordare l’illustre personaggio sulmonese con letture, musiche, poesie, interventi liberi, omaggi floreali. L’ attività di Tresca come collaboratore ed editore di storiche riviste anarchiche come Il Germe e Il Martello, il suo impegno in prima linea per la liberazione di Sacco e Vanzetti, la sua opposizione al regime fascista e a quello sovietico attirarono sulla sua persona l’attenzione di molti nemici, fino al tuttora suo misterioso assassinio dell’ 11 Gennaio 1943 avvenuto a New York lungo la Fifth Avenue. “Riteniamo che la figura di Carlo Tresca sia fortemente simbolica per tutti coloro che agiscono concretamente in difesa della libertà, della giustizia sociale, della solidarietà e del bene comune” scrivono in una nota i promotori dell’iniziativa: CollettivoAltreMenti Sulmona, ZonaAlternativa 1000 Watt, Collettivo Studenti#NoTubo e l’associazione Clemente De Caesaris Pescara. “Il compleanno di Carlo Tresca è la festa dei ribelli, dei rivoluzionari, dell’azione diretta per l’uguaglianza e la libertà. È il compleanno di chi preferisce la lotta concreta alle dispute ideologiche, l’unione dei lavoratori contro l’oppressione, senza sterili divisioni ed ostilità. Abbiamo bisogno di ispirarci al grande esempio di Carlo Tresca che lottò sempre e con la stessa passione rivoluzionaria a Sulmona come a New York. Giovani sulmonesi” si legge nella nota a firma di Andrea D’Emilio, dell’associazione Clemente De Caesaris, “avete la fortuna di poter respirare la stessa aria di questo formidabile rivoluzionario: aprite i polmoni e in marcia, inesorabile marcia battaglia su battaglia. Incrociate lo sguardo di Carlo nel busto della Villa comunale, lo sguardo puntato contro il seminario diocesano, a sfidare l’eterno oscurantismo che incatena il popolo alla sua schiavitù. Che sia la festa dell’individuo libero e solidale, artista dell’azione, amante della vita che lotta e non s’arrende. Non conta la grandezza della città in cui vivi: grande deve essere il cuore rivoluzionario e festeggiare il compleanno di Carlo è promettere che sempre nuovi battiti ribelli agiteranno i nostri petti“