TRUFFA, APPROPRIAZIONE INDEBITA E RICICLAGGIO MOTO, ARRESTATO UN SULMONESE
Alle prime ore del mattino di oggi la squadra di polizia giudiziaria di Pratola Peligna, con l’accusa di truffa, appropriazione indebita e riciclaggio di motoveicoli nei confronti di Antonio Naccarella 51enne di Sulmona ha eseguito l’ordinanza applicativa della misura cautelare di arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Sulmona e delegata dalla locale Procura. Tutto era cominciato dal luglio 2012, quando, dopo che l’uomo fu denunciato da un abitante di Sulmona per truffa e appropriazione indebita, erano scattate le indagini. Nel mirino della complessa attività investigativa era finita una compravendita di più moto che sarebbe avvenuta in un negozio in città. Successivamente, nonostante il titolare fosse stato denunciato, e fossero stati eseguiti sequestri cautelari e perquisizioni da parte della polizia giudiziaria, l’uomo avrebbe proseguito. Nel settembre 2012 cedette la sua impresa, in fallimento, secondo gli inquirenti, ad una nuova società a responsabilità limitata intestata ad un’altra persona, che avrebbe continuato ad amministrare, cambiando sede negli anni. Accusato anche di disperdere motoveicoli cedutigli in conto terzi, senza corrispondere ai proprietari il corrispettivo. Una tecnica che secondo la polizia si affinata nel tempo riuscendo a maggio 2013 ad ottenere da parte di un’azienda motociclistica italiana una fornitura di otto motoveicoli, per cui non avrebbe ottemperato al pagamento. In seguito al controllo su un ciclomotore venduto dall’arrestato, appartenente a sulmonese e compreso nella fornitura, gli inquirenti avrebbero scoperto che sarebbe stato immatricolato con i dati di un ciclomotore demolito e presentava il numero di telaio abraso. Si ipotizza, dunque, il riciclaggio del veicolo che, non essendo stato pagato, non avrebbe potuto essere stato immatricolato con le normali procedure, in quanto fornitore avrebbe trattenuto la dichiarazione di immatricolazione. Successivamente, nel settembre 2015, l’uomo sarebbe riuscito ad ottenere da un’altra azienda italiana di motocicli una seconda fornitura di dodici moto, che sono state sequestrate dalla polizia giudiziari in questo mese, su delega dell’Autorità giudiziaria.