IL PD VUOLE RISCRIVERE AGENDA DEL SINDACO E CHIEDE LE TESTE DI CASCIANI E GOTI

Già nelle prossime ore s’incontreranno il sindaco Giuseppe Ranalli e il Pd, primi attori sulla scena della crisi a palazzo San Francesco. Il Pd, dopo l’incontro di ieri con il segretario regionale Marco Rapino, “in missione” da commissario del circolo sulmonese, è pronto a dettare le sue condizioni al sindaco, su programmi e rimpasto della giunta, chiedendo la testa dell’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Goti e del presidente del Consiglio comunale, Franco Casciani.  I dirigenti commissariati e il gruppo consiliare sono ancora in silenzio stampa. Ma i democratici vogliono riscrivere l’agenda del sindaco accelerando su alcuni obiettivi programatici il cui cammino sembra rallentato e soprattutto calibrare meglio scelte come quella della riorganizzazione della macchina amministrativa, tra le cause all’origine della crisi. “Il Pd deve tornare al centro della coalizione e in una coalizione coesa” hanno ribadito Rapino e gli stessi dirigenti cittadini del partito subito dopo l’incontro nella sede di corso Ovidio. Vale a dire che il Pd chiede scelte condivise, senza riproposizione di “cerchi magici” intorno al sindaco e giusto peso da attribuire alle indicazioni del partito maggiore della coalizione. O queste condizioni o  la crisi non sarà risolta. Quanto alla composizione della giunta e alla presidenza del Consiglio comunale il Pd sembra deciso a chiedere la testa dell’assessore Goti e del presidente Franco Casciani, da licenziare non “per effetto di veti personali ma per offrire segnali di discontinuità politica”, si sussurra negli ambienti dem.

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