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TDM “DI SANITA’ SI DEVE VIVERE. DI SANITA’ NON SI PUO’ MORIRE”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera a firma del responsabile del Tribunale dei diritti del malato, Edoardo facchini, il quale sottolinea che la nostra salute non possa dipendere da scelte politiche, annunciando di intensificare campagne di informazione per i cittadini e di continuare lotte, evidenziando l’assenza di una programmazione. Chiede all’assessore di convocare tavoli “per evitare che trascorrano anni distruttivi senza l’uscita dal commissariamento.”
Non ci smentiamo mai.
In un momento, che dura da anni, di totale mancanza di programmazione, è sempre la politica che con nomine di Direttori Generali cerca di mettere pezze, perchè è di questo che parliamo, senza neppure sapere quante Asl resteranno e quante non saranno più tali.
Nel frattempo rivendicazioni campanilistiche continuano a difendere, in assenza della suddetta programmazione, ospedali e punti nascita.
Interi reparti rischiano di scomparire trasformando ospedali in strutture non in grado di salvare la nostra pelle.
Non c’è interazione tra Medicina di base, presente sul territorio a macchia di leopardo (e mal funzionante) e le strutture ospedaliere e quelle ambulatoriali che erogano servizi diversi.
Niente è programmato.
Perchè tutto possa funzionare occorre una capacità organizzativa a livello regionale, che fornisca una guida al funzionamento razionale dell’intera sanità abruzzese.
L’approssimazione, la logica dei numeri elettorali e le risposte da dare a tutti i politici locali di ogni colore non possono appartenere a quella che in tempi brevissimi deve essere la riorganizzazione di una sanità regionale che non può e non deve vantarsi di alcune eccellenze, salva vita, in un territorio in cui non riesce a garantire la quotidianità di migliaia di persone che stanno male.
Continuiamo con gli sprechi, con la mancanza totale di razionalizzazione delle strutture e dei servizi.
Continuiamo con la presa in giro dell’extramoenia e dell’intramoenia mentre le già lunghissime liste d’attesa per prestazioni di ogni genere continuano ad allungarsi come i rotoloni di carta di cui non facciamo il nome.
Di sanità si deve vivere. Di sanità non si può morire.
E noi cittadini? Come sempre restiamo a guardare ineluttabilmente che questo avvenga.
Capita spesso che le azioni degli organi tecnici siano decise dalla stessa politica che ha affidato loro incarichi.
Noi non staremo più a guardare e a subire la distruzione di aziende sanitarie preposte alla nostra salute e sopravvivenza.
Saremo ancora più presenti e più aggressivi nei confronti di tutti quelli che operano non nell’interesse prioritario della salute del cittadino ma per interessi meramente politici.
Organizzeremo una campagna d’informazione affinché i cittadini, già ora consapevoli che le cose non funzionano, si rendano conto con una migliore cognizione di causa che questo stato di cose deve immediatamente cessare.
La salute e la pelle sono le nostre e non possiamo lasciare che dipendano da scelte politiche o amministrative di persone non qualificate.
Invitiamo l’assessore regionale a riconvocare, in tempi brevissimi, tutti i tavoli tecnici, i sindacati e le associazioni di volontariato per evitare che trascorrano anni distruttivi senza l’uscita dal commissariamento.
Edoardo Facchini – Coordinatore del Tribunale per i Diritti del Malato della regione Abruzzo