DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DELLE SCUOLE AL CENTRO DEL DIBATTITO TRA 85 SINDACI
Anche di fronte al dimensionamento scolastico i presidi del territorio devono resistere e coalizzarsi a sostegno delle specificità culturali e sociali per lanciare un monito ai livelli politici più alti. E’ quanto emerso nella riunione di ieri nella sede aquilana del Consiglio provinciale, in cui 85 sindaci su 108 convocati hanno discusso il Piano provinciale per il dimensionamento scolastico del prossimo anno. Una massiccia presenza letta come “segnale importante di partecipazione che rimarca il ruolo della Provincia come vera e propria casa dei comuni” dal presidente dell’ente Antonio de Crescentiis, presente alla conferenza per l’organizzazione scolastica insieme al vice presidente, Nicola Pisegna Orlando, ai rappresentanti dei Comuni, alla Consigliera provinciale con delega alla scuola, Roberta Salvati, e ai Consiglieri Provinciali Gianclemente Berardini, Fabrizio D’Alessandro, Americo Montanaro e Paolo Federico. La proposta, già approvata dal Consiglio Provinciale lo scorso 11 gennaio, frutto di un percorso di approfondimento tecnico- istituzionale iniziato nell’autunno precedente, è stata approvata all’unanimità nella Conferenza Provinciale di Organizzazione della rete Scolastica, organismo composto dai Comuni del territorio provinciale e dalle autorità scolastiche territoriali, rappresentate da Pierangelo Trippitelli dell’Ufficio Scolastico Regionale.
” La discussione è stata approfondita e articolata sul tema del dimensionamento scolastico e in generale sulla organizzazione territoriale dei plessi e dell’offerta formativa nella provincia” ha riferito De Crescentiis “In particolare, la presenza massiccia dei Comuni più piccoli ha consentito ai Sindaci di condividere con l’assemblea le problematiche delle aree interne e dei centri montani, chiedendo alla Provincia, anche nella sua nuova funzione di ente di area vasta come ridisegnato dalla Legge Delrio, di farsi portavoce e promotore nonché sintesi delle loro istanze verso i livelli regionali e statali. Il piano approvato sul dimensionamento scolastico ne è un esempio, poiché ha raccolto le varie esigenze provenienti dal territorio. Lo stesso piano, recepito con decreto del Presidente della Provincia, è stato trasmesso in Regione per l’approvazione definitiva.”