SBIC: “L’AMMINISTRAZIONE RANALLI E’ STATA SEMPRE IN CRISI, FIN DALL’INIZIO”
L’amministrazione Ranalli è in crisi? “L’amministrazione Ranalli è stata sempre in crisi, fin dall’inizio del mandato. Anzi da prima delle votazioni di maggio 2013”. Domanda e risposta del movimento Sbic (Sulmona Bene In Comune) che rileva come “la non-notizia campeggia sulla stampa locale, con varie interpretazioni sui perché e i per come. I retroscena sui burattinai che muovono le proprie pedine per conquistare qualche casella del misero potere locale, non ci entusiasmano di certo”. E il movimento prosegue sostenendo che “in quasi tre anni i problemi della città si sono aggravati. Nessuna iniziativa degna di nota è stata finora realizzata. Ranalli e i suoi mutabili assessori e consiglieri di maggioranza variabile sono passati da un annuncio all’altro, senza concretizzare niente”. Segno evidente dell’immobilismo che avrebbe segnato l’amministrazione di centrosinistra sarebbe dato anche dal fatto che “alcune commissioni consiliari del Comune di Sulmona non si riuniscono da più di un anno, ad esempio la commissione Cultura, mentre altre fanno e disfano nell’arco di pochi giorni, come la commissione Affari sociali, con la mensa o il regolamento del centro anziani. Altre ancora sono sospese, con richieste di documenti datate Pasqua 2015, come la commissione Urbanistica e ponte di via Gorizia”.Sbic conclude sottolineando che “se interrogati, però, i componenti della gestione Ranalli si dicono impegnati in mille rivoli amministrativi. Confondono probabilmente il governo della città con il governo, assai turbolento, dei loro partiti”. E Sbic riserva un ultimo appunto al presidente del Consiglio comunale, Franco Casciani. “E’ paradossale che il presidente del Consiglio Comunale intervenga dicendo: “La nostra politica, sin dalle primarie per la scelta del candidato sindaco, è stata incentrata a rompere i vecchi schemi”.Ci sembra che si stia facendo di tutto, tranne questo. Sbic esorta perciò i cittadini sulmonesi ad essere impegnati in prima persona per la buona amministrazione della città e a non delegare sempre agli altri le proprie libertà civili.