CRISI VALLE PELIGNA, PRONTO UN CONFRONTO TRA IMPRENDITORI E ASSOCIAZIONI
Sarà la crisi della Valle Peligna l’argomento principe di una riunione operativa che si terrà lunedi 25 gennaio prossimo alle 15 nella sede della Confesercenti di Sulmona. Un confronto tra imprenditori, organizzazioni e associazioni professionali d’imprese per produrre un documento, formulando proposte e progetti utili a riportare il territorio nell’ambito di aree capaci di fungere da attrattori di interessi e per tendere al riequilibrio della spesa pubblica in Abruzzo. Promotore della riunione operativa è il comitato, riunitosi nei giorni scorsi, composto da Pietro Leonarduzzi (Confesercenti), Fabio Pingue (Confindustria), Teodoro Marini (CNA), Giuseppe Bono (Associazione Albergatori), Domenico Santacroce (presidente associazione Albergatori), Angelo Pellegrino(Cescot – Officina dei Sapori). Lo scopo è quello di rivitalizzare il clima di collaborazione e cooperazione per sviluppare potenzialità e progettualità del territorio istituendo “Tavolo di crisi della Valle Peligna“.
“Il vero cambiamento rispetto al passato” secondo i fautori della riunione “alla luce di ciò che ha fatto emergere l’attuale stato di crisi della Valle Peligna, consisterà dunque in un diverso approccio mosso dalla consapevolezza di tale interdipendenza, tutto volto ad una maggior convergenza e integrazione tra le politiche e i loro strumenti, concepite e attuati ai diversi livelli di intervento (multilevel governance). Importanza dell’integrazione, ma importanza anche delle specificità territoriali e quindi del livello locale.
La strategia che il “Tavolo di crisi” intende mettere in campo, dovrà utilizzare tutte quelle conoscenze (cioè dati statistici coerenti con le politiche da sostenere: sia a livello di indicatori che di unità territoriali) e tutti quegli strumenti attuativi in grado di promuovere lo sviluppo di “una domanda” specifica, puntuale che si muove sul territorio di riferimento, più consapevole delle ricadute positive o negative a livello locale e globale e, per questo, vera leva di innovazione culturale sostenibile. Il territorio peligno dovrebbe essere supportato anche dall’attività dei Fondi comunitari in modo da potere esprimere al meglio le sue potenzialità e quindi contribuire concretamente e nel migliore dei modi al raggiungimento di una crescita economica e sostenibile, duratura e con un elevato tasso occupazionale. Tali fondi, infatti, costituiscono in assoluto il punto di riferimento e di sviluppo del principio di solidarietà su cui si basa l’attività dell’Europa.”