I CAMMINI RELIGIOSI NEL TURISMO SLOW PER PROMUOVERE IL TERRITORIO

Individuare le strategie al fine di promuovere il turismo relgioso nell’Abruzzo interno, facendo leva sui cammini lungo i luoghi di culto e memoria, come fonte di turismo e valorizzazione del territorio. E’ stato l’argomento principe del dibattito partecipato che si è tenuto ieri nell’aula consiliare di palazzo San Francesco, in cui sono intervenuti monsignor Angelo Spina, Vescovo di Sulmona Valva, Rita Salvatore, docente dell’Università degli Studi di Teramo, Massimo Santilli, studioso di storia e tradizioni, il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio De Crescentiis, la vicesindaco di Sulmona, Luisa Taglieri, la direttrice del Centro Regionale di Beni Culturali, Rosa Giammarco. “Uscire dal localismo deleterio” sono le parole chiave del discorso della direttrice del Polo museale Abruzzese, Lucia Arbace, la quale, concludendo il convegno, ha ribadito l’importanza di fare rete,  di far sì che il territorio che ospita i pellegrini sia in grado di attuare politiche dell’accoglienza, fornendo ad esempio  strutture adeguate al ristoro per i camminatori. “Ci vogliono conoscenza e lavoro alle spalle prima di realizzare eventi” ha affermato la direttrice, portando l’esperienza maturata attraverso i musei della regione “gli abruzzesi devono imparare a conoscere di più il loro patrimonio”. Concetto ribadito anche da Rita Salvatore, secondo la quale se non si può  valorizzare senza la consapevolezza dei posti.

Nel nostro territorio 14 i luoghi della cultura, di cui 6 hanno connotazione religiosa, con 4 chiese e 2 abbazie: San Clemente a Casauria e Santo Spirito al Morrone.  A sottolineare l’importanza del marketing territoriale è stata la vicesindaco Taglieri, spiegando l’attenzione al tema da parte dell’amministrazione comunale che in questo periodo è al lavoro per valorizzare il Cammino di San Francesco e quello di Celestino V da Sulmona all’Aquila, insieme all’associazione “Culto e Cultura”.  “I nostri luoghi sono predisposti per realizzare i Cammini, che possono rivelarsi fonte di turismo e promozione del territorio con la sua cultura, storia, gastronomia. Non dobbiamo perdere l’occasione in questo anno del Giubileo al fine di individuare un altro tipo di canale che possa contribuire a farci uscire dalla crisi”. Proprio di Giubileo ha parlato il Vescovo facendo riferimento al programma della diocesi. 

Presenti in platea, i sindaci e amministratori di Villalago e Anversa, insieme ad esperti del settore e appassionati dell’argomento riguardante il turismo religioso, di cui si è cominciato a parlare da molti anni addietro, ma è in questi ultimi tempi che torna a farsi spazio nell’ambito di un cosìdetto turismo lento che sta prendendo piede anche in Abruzzo, facendo leva sull’ambiente come elemento preponderante. 

Nel convegno, promosso dall’associazione AgoràCultura, patrocinato dalla Fondazione Carispaq, e moderato dal giornalista Giuseppe Fuggetta, è stato evidenziato, inoltre, come  i cammini nell’Abruzzo interno, come quello dell’Apostolo Tommaso, di San Francesco o il pellegrinaggio attraverso i luoghi cari a Fra Pietro da Morrone,  siano differenti da quelli diretti a Santiago di Compostela, in quanto il territorio montano abruzzese è collegato ad episodi più circoscritti in ordine di tempo, ovvero si svolgono in pochi giorni e con minor chilometri. Filo rosso: l’ispirazione dalla fede, dal bisogno di conoscenze culturali, dai suggestivi paesaggi mozzafiato tra le montagne e paesi del cuore d’Abruzzo.

 

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