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MINORANZA: NELLA TOMBOLA IL FALLIMENTO DEL SINDACO

Il loro bilancio di palazzo San Francesco lo hanno raccontato giocando ad un’insolita e ironica Tombola e dando i numeri legati alla tradizionale Smorfia napoletana. Il trio Lucci La Civita Di Benedetto ha scelto la strada del gioco, dal sapore più di scherno che di scherzo, coinvolgendo, un po’ a sorpresa, i giornalisti in una diversa conferenza stampa nel ristorante “Clemente” di Sulmona, ieri sera, in cui è stato stilato il resoconto  su quanto fatto, anzi non fatto a detta loro, finora dall’amministrazione comunale. I tre consiglieri hanno abbinato le 90 definizioni tratte dal mondo della tradizione napoletana agli obiettivi non centrati, affidando figurativamente nelle mani del sindaco in locandina i numeri 31 ‘O Patrone, indicante il momento dell’elezione, e la paura di prendere decisioni che fa 90. Una sorta di sala bingo, con cartelle e fagioli per le puntate distribuiti, sacchetto alla mano e tombolone per l’estrazione affidati a Lucci, mentre per le spiegazioni ci ha pensato La Civita a gran voce. Un po’ meno loquace Di Benedetto. Presenti alla tavolata con i giornalisti anche l’ingegnere Carlo Maria Speranza e l’architetto Gaetano Pagone.  Nell’elenco, tra concetti ripetitivi e alcune forzature, spiccano il 42 ‘O ccafè…il tempo del caffè (tanto quanto è durato il tempo di due assessori la sera nominati e la mattina fatti fuori); 83 ‘O male tiempo…perturbazione (il valzer dei segretari comunali), 15 O guaglione e il turista..in riferimento al cartellone estivo 2015 arrivato a fine estate. E ancora 65 ‘O chianto…amaro delle famiglie, in merito alla tariffa dei buoni pasto raddoppiata ad anno scolastico in corso; 17 A disgrazia…resta fantasma: “il ponte di via Gorizia, ci sarà un perchè”.; 22 O’ pazzo la riorganizzazione: quella della “macchina amministrativa annunciata e mai partita”; 76 A funtana a Giorni alterni, riguardante il fontanone di piazza Garibaldi; 79 o’ mariuolo la magia: “gli arredi del foyer del teatro spariti, ma nessuno lo sapeva”. Tra una battuta e un’altra, non sono mancati messaggi diretti, attribuiti ai premi per i vincitori, come uno zerbino con la scritta “welcome” per dare il benvenuto ad un eventuale nuovo segretario comunale e il cartello “uscita di emergenza”, ritenendo che l’attuale amministrazione debba lasciare palazzo San Francesco. E non hanno negato l’intenzione di voler scendere in campo in una competizione elettorale, puntando alla poltrona da sindaco.

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