Continua la battaglia contro la realizzazione a Sulmona della centrale e del metanodotto. I comitati chiamano a raccolta i cittadini oggi 4 gennaio alle 17.30 nella residenza comunale sulmonese per fare il punto della situazione e informare la popolazione su quanto sta accadendo. “Chiediamo al Governo e alla Regione di rispettare la volontĆ del Parlamento, il quale ha stabilito che il metanodotto e la centrale non possono essere realizzati lungo la dorsale appenninica a causa della elevatissima sismicitĆ e della grande qualitĆ ambientale dei territori attraversati.” continuano a ribadire gli ambientalisti Ā “Se il Governo dovesse imporci con la forza lāopera devastante della SNAM, ciò costituirebbe una violenza inammissibile contro lo Stato democratico e contro il nostro territorio.
Il gasdotto e la centrale Snam non ci porteranno alcun beneficio, nĆ© economico nĆ© occupazionale. Lāopera serve alla Snam per rivendere ad altri Paesi europei il gas proveniente dallāAzerbaigian. La SNAM e le altre multinazionali del gas faranno enormi profitti, mentre tutti i costi e i rischi saranno scaricati sui cittadini.
La nostra salute e la nostra sicurezza” concludono i comitati “saranno messe a repentaglio e un colpo mortale sarĆ sferrato alla nostra economia, giĆ in ginocchio.”
Ā Anche l’associazioneĀ Ā Fiab Sulmona Bicincontriamoci esprime il suo fermo dissenso rispetto alla realizzazione del gasdotto Snam e della centrale di compressione in localitĆ Case Pente. “Riteniamo che questo progetto costituisca un vero e proprio attacco al nostro territorio, oltre che un pericolo reale in una zona ad altissima sismicitĆ ” affermano in una nota “Un’opera simile avrebbe un solo risultato, quello di svilire un territorio che invece ha bisogno di risollevarsi, e può farlo solo preservando le ricchezze naturali di cui ĆØ ricco e che costituiscono un’enorme potenzialitĆ di sviluppo.Ā Invitiamo tutti i nostri amici e simpatizzanti a mobilitarsi per impedire che si compia questo scempio, i tempi sono strettissimi.Ā Invitiamo inoltre i nostri rappresentanti politici, il sindaco, il presidente della provincia e il presidente della regione a prendere una posizione concreta, forte e coerente, senza inutili tatticismi e perdite di tempo, se hanno veramente a cuore il futuro del nostro territorio”
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