SULMONACINEMA, DUE FILM DALL’ INTENSA CARICA EMOTIVA DOMENICA. FINE PRIMA PARTE

Con due film dall’intensa carica emotiva si chiude la prima parte del 3esimo Sulmonacinema domani domenica 20 dicembre, per poi dare appuntamento al 27 dicembre. Si comincia alle 17 con Arianna di Carlo Lavagna. La diciannovenne Arianna non ha ancora avuto il suo primo ciclo mestruale e gli ormoni prescritti dal ginecologo non sembrano sortire l’effetto sperato, a parte un fastidioso ma leggerissimo ingrossamento del seno. Durante l’estate passata nel casale dei genitori sul lago di Bolsena, un luogo dove la ragazza non è più tornata dall’età di tre anni, i ricordi del passato iniziano a riaffiorare e Arianna comincia a indagare su se stessa e sul proprio corpo. L’incontro con la formosa e spensierata cugina Celeste, tanto diversa da lei, spingerà Arianna a confrontarsi definitivamente con la vera natura della sua sessualità. Si prosegue alle 19 con “Una nuova Amica” di Francois Ozon  dove Claire, profondamente scossa dalla morte della migliore amica, con la quale aveva instaurato un’inscindibile relazione empatica, si riapre alla gioia di vivere dopo una scoperta sorprendente e intrigante sul marito della defunta. Ma in un vortice di segreti, pulsioni inaspettate e doppie identità nascoste, la situazione comincia a sfuggirle di mano.

Per il Dopofestival ad allietare la serata ci saranno le Fede’n’Marlen. Napoli, Granada, Buenos Aires, Rione Sanità. Da questi luoghi nascono i suoni che nel 2013 danno vita al sodalizio tra le due cantautrici Fede ‘n’ Marlen, Federica Ottombrino e Marilena Vitale, due ragazze napoletane che si incontrano e scoprono un mondo in comune, che insieme possono creare canzoni e dare respiro alle loro emozioni. Inizia così un percorso musicale che le porterà alla realizzazione di due EP intitolati “Stalattiti” e “Stalattiti live”. Nella loro musica Fede ‘n’ Marlen raccontano storie che sudano amore, ironia, piccole filosofie di vita e si confrontano con un mondo che velocemente vorrebbe cancellare ogni emozione mentre le canzoni le fermano e le mettono in musica, sono scritte nei testi, vivono nelle voci, nelle chitarre, nella fisarmonica e nei suoni viscerali e sinceri, per entrare nella pelle del sogno in cui vivono da due anni.