METANODOTTO, DOCUMENTO UNITARIO DEI PARLAMENTARI INDIRIZZATO A RENZI

E’ stato firmato un documento unitario dei parlamentari, per chiedere al Governo il rispetto della risoluzione parlamentare per un’alternativa al progetto Snam con l’istituzione di un tavolo tecnico, pronto per essere consegnato al Premier Renzi, che oggi si trovava in Senato, stesso palazzo in cui questa mattina, nella Sala Nassirya, i comitati ambientalisti sulmonesi hanno tenuto una conferenza stampa per alzare i toni contro il metanodotto e “per rimarcare il ruolo fondamentale che le istituzioni devono avere quando si tratta di compiere scelte che avranno un riflesso notevole sulla vita e sul futuro delle comunità coinvolte”. Presenti, insieme al sindaco di Sulmona Giuseppe Ranalli, accompagnato dal consigliere comunale di opposizione, Luigi La Civita, le senatrici Paola Pelino, Stefania Pezzopane, Enza Blundo, i deputati Gianni Melilla, Fabrizio Di Stefano e Gianluca Vacca . I deputati Walter Verini  e Patrizia Terzoni, la senatrice di Sel Loredana De Petris.  “I comitati dei cittadini per l’ambiente e il sindaco di Sulmona Giuseppe Ranalli hanno fatto bene a riportare l’attenzione, oggi qui in Senato, sulla questione del tracciato del metanodotto Snam ‘Rete Adriatica’ che dovrebbe essere realizzato tra Massafra (Ta) a Minerbio (Bo)” ha commentato la senatrice Stefania Pezzopane, convinta anch’essa, come tutti coloro che danni combattono la battaglia per la salvaguardioa del territorio peligno, che “la scelta di collocare l’infrastruttura lungo la dorsale appenninica è pericolosa e sbagliata e contro si sono pronunciati, oltre i Comuni interessati e i comitati dei cittadini, la Camera dei Deputati con una risoluzione e noi parlamentari abruzzesi, in più occasioni. Oggi” aggiunte la senatrice abruzzese del Pd ” chiediamo al governo di fermare il progetto e di convocare subito un tavolo tecnico che valuti l’alternativa, di assoluto minore impatto ambientale, di un tracciato più a valle“.  

“Il tracciato ipotizzato – prosegue Stefania Pezzopane – passa su un territorio ad elevato rischio sismico e nelle aree eco-tutelate dell’Appennino Parco d’Europa, con un alto impatto ambientale e pericolo per le comunità. Purtroppo le procedure amministrative rischiano di andare avanti e che si concludano a breve e il Cdm potrebbe presto assumere una decisione. Noi chiediamo al governo di ascoltare la contrarietà così diffusa dei territori” ha ribadito la Pezzopane, sostenendo che  “come ha dimostrato il caso delle trivellazioni, è saggio valutare tutte le ipotesi in campo. La decisione sul metanodotto deve essere assunta nell’ambito della politica energetica del Paese, che anche alla luce della Cop21 sul Clima di Parigi, deve cambiare passo.”