IL VESCOVO HA INAUGURATO IN CATTEDRALE L’ANNO DELLA MISERICORDIA NELLA DIOCESI
“Gioia e commozione ho provato varcando la porta santa perché in quel gesto ho visto spalancarsi davanti a tutti l’amore infinito di Dio per ogni uomo”. Sono le prime parole pronunciate dal vescovo Angelo Spina nell’omelia tenuta durante la celebrazione della santa messa solenne che ha inaugurato, subito dopo l’apertura della Porta Santa della basilica cattedrale di S.Panfilo, l’anno del Giubileo della Misericordia nella Diocesi di Sulmona-Valva. Il vescovo ha esortato i fedeli alla misericordia da praticare con opere spirituali e corporali, prestando attenzione ai più poveri e bisognosi della società, del proprio ambiente familiare e di lavoro, di quanti s’incontrano. “La misericordia non è benevolenza a buon mercato ma atteggiamento concreto di amore al prossimo, di perdono e riconciliazione tra tutti” ha spiegato il pastore diocesano. Prima della processione, partita dal piazzale della Casa per Anziani “Cercone”, fino a raggiungere la Cattedrale, il vescovo ha annunciato la costruzione di una casa di accoglienza per quanti non hanno fissa dimora o sono in urgente necessità di un alloggio. “Casa Zaccheo sorgerà al posto di quell’edificio in via Porta Romana, un tempo casa dello studente e oggi sede della Caritas – ha precisato il presule – mentre nel palazzo vescovile avrà collocazione un polo culturale con museo e biblioteca diocesana, attualmente ospitati nel polo museale di S.Chiara”. Grande folla, con tanti fedeli provenienti dai diversi centri della diocesi, ha seguito il rito, presenti anche le autorità civili e militari, con il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, alcuni sindaci di comuni del comprensorio, il presidente del Consiglio comunale di Sulmona, Franco Casciani e la consigliera provinciale Roberta Salvati. Numerose anche le associazioni ecclesiali che hanno preso parte alla messa solenne, concelebrata dal vescovo con tutti i sacerdoti della diocesi. La liturgia è stata animata dalla Cappella Musicale Pamphiliana, diretta dal maestro Alessandro Sabatini.