PACENTRO, NASCE LA SCUOLA DEL FUTURO (video)
Un soffitto che diventa un cielo stellato di notte e un manto di neve in estate. Il progetto della nuova scuola di Pacentro rappresenta un sogno che diventa realtĆ per l’innovazione architettonica e per essere il risultato di una collaborazione che ha coinvolto tutto il paese in un innovativo laboratorio di architettura partecipata avviato lo scorso anno. Stamattina, nel convento dei Frati Minori, la presentazione del progetto con una cerimonia d’eccezione a cui hanno partecipato, oltre al sindaco Guido Angelilli, l’architetto Mario Cucinella di Bologna a cui ĆØ stato affidato il progetto, il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, Tiziano Blaso responsabile nazionale dei progetti di Action Aid, Paolo Esposito responsabile dell’ufficio della ricostruzione e l’assessore regionale alle aree interne Andrea Gerosolimo. Il progetto, infatti, ĆØ realizzato in collaborazione con Actionaid, il Miur, lāUsrc (Ufficio Ufficio Speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico),Ā la presidenza del Consiglio dei ministri e lāIstituto di ricerca didattica. Un progetto pilota tra i primi in italia.Ā Il nuovo plesso scolastico sarĆ realizzato nella zona Aia Mosca, cosƬ come deciso dai residenti che hanno risposto al questionario consegnato dal Comune di Pacentro.
A disposizione ci sono circa 600mila euro ma il sindaco Guido Angelilli ĆØ sicuro di reperire altri fondi, coinvolgendo anche i pacentrani residenti allāestero, affinchĆ© il nuovo edificio scolastico sia pronto per settembre 2016. La nuova scuola, che ospiterĆ circa 80 alunni, sarĆ un cerchio con all’interno una piazza, un orto didattico ĆØ una biblioteca, perchĆ© l’edificio sarĆ un punto di riferimento per la popolazione e non soltanto una scuola. Pareti mobili per ingrandire o rimpicciolire gli a,niente in base alle esigenze, attenzione all’ambiente e un occhio di riguardo sulle energie rinnovabili. “La NovitĆ ” afferma l’architetto Cucinella “ĆØ nel percorso di progetto fatto con la comunitĆ perchĆ© l’edificio ĆØ per i residenti e per chi ne fruirĆ . In italia siamo da sempre abituati a fare le cose bene, bisogna soltanto ritrovare questo spirito perchĆ© le cose fatte bene lasciano una ereditĆ e in questa esperienza con i bambini ci siamo anche divertiti. E In questa nuova scuola i bambini si riconosceranno perchĆ© anche loro hanno contribuito a realizzarla”.