IMPRENDITORE SULMONESE PARDI INDAGATO DALLA DDA DI NAPOLI PER TRAFFICO D’ARMI
Anche l’imprenditore sulmonese Andrea Pardi, 49 anni, amministratore delegato della Società italiana elicotteri sarebbe nel mirino dei pm della Dda di Napoli, Catello Maresca e Maurizio Giordano, coordinati dal procuratore aggiunto, Giuseppe Borrelli, che indagano su un presunto traffico di armi destinate a Paesi africani. La Dda di Napoli contesta agli indagati, in tutto una ventina, le ipotesi di associazione finalizzata al traffico internazionale di armi e al reclutamento di mercenari. Ipotesi tutte da accertare. Perquisizioni sono state già compiute dal Gico della Guardia di Finanza di Venezia, in diverse regioni e in Abruzzo. Dalle prime indagini il traffico di armi e il reclutamento di mercenari vedrebbero coinvolti anche la camorra, attraverso il clan dei Casalesi e soggetti legati al terrorismo internazionale. L’inchiesta della Dda sarebbe partita da ambienti legati alla criminalità organizzata campana per estendersi ad altre regioni, tra le quali spicca il Veneto. Le armi sarebbero state convogliate in Somalia, Nigeria, Libia e Sudan ma il traffico avrebbe riguardato anche l’Armenia. Sotto inchiesta, oltre all’imprenditore sulmonese che tempo fa venne accusato di aver aggredito e picchiato un giornalista della rubrica Rai, Report, sarebbero finiti anche l’ex ambasciatore italiano in Armenia, Bruno Scapini, e Riccardo Migliori, già parlamentare del Pdl ed ex presidente dell’assemblea parlamentare dell’Osce.