A GABRIELLI, SEGNI E DE GASPERI IL PREMIO “AQUILA D’ORO”. LA CERIMONIA A SULMONA DOMENICA
Il Premio “Aquila D’Oro” 2015 è stato assegnato alla professoressa Maria Romana De Gasperi, figlia di Alcide De Gasperi, per la sezione Solidarietà Sociale; a Franco Gabrielli, prefetto di Roma, per la sezione Istituzioni Pubbliche, al professor Mario Segni, per la sezione Riforme Istituzionali. E’ quanto annunciato questa mattina nella conferenza stampa di presentazione dell’evento tenuta nell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, sede del Parco majella, dal presidente dell’associazione promotrice dell’iniziativa “Corfinium Onlus”, Francesco Di Nisio, insieme al presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, alla presenza del presidente del Parco Majella, il quale ha fatto gli onori di casa. Torna nella Valle Peligna il Premio giunto alla decima edizione, la cui cerimonia di conferimento dei riconoscimenti 2015 sarà ospitata domenica 15 novembre dalle 16 nella splendida Abbazia celestiniana. Menzioni speciali, inoltre, saranno assegnate, nel corso della cerimonia, ai Comuni partner del progetto “La grande guerra” e a cittadini illustri del “ territorio italico “ per le sezioni Pari Opportunità e Archeologia. Lo ha stabilito la particolare Commissione presieduta dal professor Fabrizio Politi.
Lo scopo della consegna dell’Aquila d’Oro, come ha spiegato Di Nisio, è quello di rivitalizzare i valori italici attraverso il riconoscimento di particolari meriti ai discendenti delle famiglie italiche e/o a persone che si sono particolarmente distinte in azioni promosse a favore del territorio e delle comunità italiche. Un momento, dunque, per evidenziare l’identità italica, l’importanza del luogo “ove Italia nacque”. “Era doveroso tornare in Abruzzo anche se per noi è positivo poter svolgere le edizioni negli anni in diverse città, così da promuovere il territorio. L’anno prossimo appuntamento a Washington. Il debutto della manifestazione fu ospitato da Sulmona nel 2006, poi, fino al 2010 fu location Corfinio, culla d’origine del Premio, che nel 2011 si svolse all’Aquila, nel 2011, per divenire successivamente itinerante. Un’iniziativa questa che, secondo il presidente Di Pangrazio, rimarca l’essere “la Valle Peligna culla di arte e cultura, un ruolo strategico che ha conquistato nel tempo e rappresenta una risorsa straordinaria per tutto il territorio. Questa manifestazione – ha proseguito Di Pangrazio – in un momento difficile come questo ha il pregio di spingere alla riflessione sulla storia propria di territori che custodiscono i segreti dell’italianità nonché gli ideali e i valori italici”.