RISSA IN VIA MAZARA, ACCOLTELLATO UN GIOVANE SULMONESE (con aggiornamento)

aggiornamento – Ennesima notte violenta nel centro storico sulmonese. Una lite tra due giovani poco dopo le 4 circa in via Mazara  è sfociata in una feroce colluttazione, in cui ad avere la peggio è stato un 22enne di Sulmona, al quale è stato inferto un colpo con un coltello a serramanico alla spalla sinistra. Sconosciuta al momento la dinamica dei fatti e i motivi alla base dello scontro (probabilmente un regolamento di conti) in cui sarebbero intervenuti, forse per sedare la rissa, altri giovani. Il ferito, con una profonda lesione, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale peligno dov’è è stato medicato con punti di sutura (una prognosi di 15 giorni) ma non ricoverato per scelta del paziente stesso. Una lite che sarebbe cominciata all’uscita di un locale notturno dove i ragazzi avevano trascorso la serata. Sul caso sta indagando la squadra anticrimine della polizia, guidata dall’ispettore capo Daniele L’Erario, coadiuvata dagli agenti della polizia municipale, che questa mattina stanno effettuando i rilievi sul posto per ricostruire la vicenda. Le tracce di sangue sono ancora visibili in diversi punti sulla strada tra la chiesa di San Francesco della Scarpa e palazzo di città. E’ stato intanto recuperato il coltello che sarebbe stato trovato all’interno di un locale. Al momento non è stato preso alcun provvedimento contro l’aggressore il quale non sarebbe accusato di tentato omicidio, ma gli inquirenti indagano per lesioni da arma da taglio, proprio in merito alla prognosi che non supera le due settimane. L’omertà da parte dei testimoni non starebbe aiutando nella ricostruzione precisa dei fatti. Starebbero emergendo incongruenze, secondo gli inquirenti, con quanto avrebbe dichiarato il ferito. Il rischio per i giovani coinvolti sarebbe un’accusa per favoreggiamento. La polizia sta visionando le immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza di palazzo San Francesco, da cui però al momento non sarebbero emersi indizi importanti, in quanto la definizione dei video sarebbe talmente bassa da non consentire di ottenere immagini nitide utili alle indagini. Sul posto infatti è giunto anche un tecnico per visionare il sistema della videosorveglianza (solo 16 telecamere sono attive su 45 installate). In via Avezzano, intanto, i residenti, contro i numerosi casi che negli anni hanno minato la loro sicurezza, hanno deciso di istallare telecamere e fari da soli, con contributi propri (clicca).

continuo aggiornamento in corso

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