SPUNTA LA PISTA DEL TRAFFICO DI DROGA NELLA TRAGICA FINE DI COLABRESE
Si fa ancor più intricato il giallo sulla morte del giovane sulmonese Giuseppe Colabrese che sarebbe stato ucciso in Liguria, nei pressi di La Spezia. Intorno alla tragica fine del giovane spunta un affare legato a traffici di droga tra Liguria e Abruzzo. Intanto Francesco Del Monaco, il ventunenne sulmonese, amico di Colabrese, ha cambiato la sua versione dei fatti. Ai carabinieri del comando provinciale di La Spezia avrebbe fornito una versione diversa dei fatti avvenuti nei primi giorni di agosto. Non avrebbe accompagnato Giuseppe alla stazione ferroviaria genovese di piazza Principe, il 4 agosto scorso, come finora riferito. Giuseppe avrebbe invece deciso di ripartire per Sulmona ma nessuno lo avrebbe accompagnato mai in stazione e probabilmente cambiando d’improvviso il programma del periodo di vacanza in Liguria. I legali della famiglia Colabrese adesso vogliono accertare dove Giuseppe avrebbe trascorso il breve periodo di soggiorno in Liguria. La nuova versione dei fatti, data da Del Monaco, ha provocato sconcerto nei genitori e familiari di Colabrese. Ma non solo questo. Lo stesso Del Monaco ai militari dell’Arma del comando provinciale spezzino avrebbe parlato di un traffico di droga tra la Liguria e l’Abruzzo. E accanto al fascicolo aperto contro ignoti per l’ipotesi di omicidio volontario, gli inquirenti hanno aperto un apposito fascicolo su quest’altro aspetto della vicenda, tutto ancora da accertare. Infine, oltre ad un nuovo sopralluogo nel bosco dove Giuseppe è stato rinvenuto cadavere nella giornata del 9 ottobre scorso, gli inquirenti hanno compiuto un sopralluogo in un appartamento di proprietà di parenti del Del Monaco, a poca distanza dal luogo del ritrovamento del cadavere del giovane scomparso in agosto.