L’ALTA VELOCITA’ SOTTO ACCUSA PER LA MORTE DI MARIA LUISA ESPOSITO

Procedeva con tutta probabilità ad una velocità superiore ai 100 chilometri orari l’Alfa 156 che il 5 ottobre scorso ha travolto la Volkswagen Vento, condotta da Maria Luisa Esposito, l’ insegnante 54enne di Sulmona, rimasta uccisa nel tragico incidente avvenuto sulla statale 17, nei pressi di Pettorano sul Gizio. E’ quanto è emerso dal sopralluogo eseguito  sabato scorso sul luogo del tragico scontro. Per il sostituto procuratore Aura Scarsella che ha aperto un fascicolo in cui si ipotizza l’omicidio colposo, era presente l’anatomopatologo Luigi Miccolis, mentre in rappresentanza della famiglia della donna vittima dell’incidente, era presente il medico legale Patrizio Rossi accompagnato dall’avvocato Vincenzo Colaiacovo. I periti si sarebbero trovati concordi nell’affermare che se  l’Alfa 156, sulla quale viaggiavano i tre romeni risultati negativi agli esami tossicologici e alcolemici,  avesse viaggiato entro i limiti di velocità imposti in quel tratto di strada che sono di 70 chilometri all’ora,  sarebbe stato possibile frenare in tempo ed evitare lo scontro mortale con la Volkswagen Vento.  Invece la dinamica dell’impatto, con l’intera fiancata della Volkswagen andata distrutta proprio dal lato del piantone, una parte molto resistente, proverebbe che lo scontro sarebbe avvenuto ad alta velocità, con un tardivo tentativo di frenata, del quale restano  labili segni sull’asfalto. Un’ipotesi che tiene conto anche della distanza tra curva sulla statale 17 e via Chiuse da dove usciva l’automobile condotta da Maria Luisa Esposito che è di circa 200 metri. Inoltre in via Chiuse non sarebbe adeguatamente segnalata la presenza  dell’incrocio con la Statale 17. Il che non esclude che dentro l’inchiesta possano essere tirati dentro anche altri soggetti. Nel frattempo l’Anas avrebbe messo a disposizione degli inquirenti, il filmato registrato da una telecamera istallata nelle vicinanze del luogo dove è avvenuto l’incidente. Una telecamera utilizzata per  elaborare statistiche stradali e che sarebbe rimasta accesa anche durante i momenti del terribile sinistro.