DISABILE DI RAIANO RISCHIA DI RESTARE SENZA ALLOGGIO E SENZA ASSISTENZA

Rischia di restare senza un alloggio e senza minima assistenza: vittima dell’ennesima storia di burocrazia e di indifferenza delle istituzioni un anziano disabile di Raiano. La vicenda nasce dal giorno della vigilia di Natale quando l’anziano viene colpito da una grave emorragia cerebrale. Oltre le conseguenze della malattia l’uomo subisce il pesante disagio del ricovero in tre ospedali, prima a Sulmona, poi allā€™Aquila ed infine ad Avezzano. Quindi l’anziano trascorre un periodo di degenza per la riabilitazione nella casa di cura S.Raffaele, durato quattro mesi. L’anziano, vissuto a casa sempre da solo, perchĆ© mai sposato, reso semiparalitico dall’emorragia cerebrale e giĆ  colpito da malattie contratte in precedenza, da luglio dell’anno scorso ĆØ ospite della Casa di riposo “Cercone” di Ā Pacentro. Oltre che per le sue condizioni fisiche, il trasferimento in casa di riposo si ĆØ reso necessario per le condizioni precarie della sua casa di Raiano dove risiedeva. Lā€™ abitazione infatti ĆØ stata seriamente danneggiata dal terremoto del 2009, diventando inagibile ed ĆØ in attesa di interventi di ristrutturazione e consolidamento. “Attualmente il problema principale di mio zio ĆØ quello del Ā pagamento della retta mensile della casa di riposo – dice un nipote dell’anziano – infatti la pensione di invaliditĆ  non gli permette di pagarsi lā€™intera retta”. Da luglio ad oggi la permanenza nella Casa di riposo ĆØ stata resa possibile da piccoli risparmi che l’anziano aveva accumulato in tanti anni. Ma adesso anche quei soldi sono finiti. “Da maggio scorso ho fatto domanda di contributi sociali al Comune di Raiano – precisa il nipote – ma a tuttā€™oggi non ho ricevuto risposta”. Solo in questi ultimi giorni il sindaco Marco Moca ha fissato un incontro con il nipote dell’anziano, per domani, 9 ottobre. “Finalmente domani Ā potrĆ² parlare del drammatico caso di mio zio con il sindaco – conclude il nipote – spero in una soluzione della vicenda, che Ā sta procurando troppi disagi ad una persona anziana e disabile e troppe preoccupazioni per la sua condizione a noi familiari”.