A CASTELVECCHIO ARDE IL FUOCO DEDICATO A SAN FRANCESCO D’ASSISI
Arde la fiamma dedicata a San Francesco d’Assisi. Si è ripetuto, come ogni 3 ottobre, a Castelvecchio Subequeo, per il trentunesimo anno, il rito dell’accensione della lampada votiva in onore del Santo Patrono d’Italia e caro ai luoghi del Parco Sirente Velino. In tanti hanno partecipato alla manifestazione che è tornata a rivivere nella chiesa dedicata al frate dei poverelli. Tra le autorità, oltre agli amministratori comunali locali, erano presenti i sindaci del territorio peligno e della marsica, insieme al presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis e la consigliera, Roberta Salvati, in rappresentanza anche del Comune di Sulmona. Prima un lungo corteo che, come da tradizione, ha sfilato lungo le vie del paese con i gonfaloni di diversi comuni abruzzesi fino alla chiesa monumentale di San Francesco, dove sono custodite sia le reliquie delle sacre stigmate del santo e la Cappella dedicata all’Assisiate, sia affreschi del 1300-1400 su episodi di vita del frate, simili a quelli custoditi ad Assisi . Durante la cerimonia officiata dal Provinciale dei frati francescani, dopo l’ingresso dell’offerente seguito dai portatori della gerla, è stato versato l’olio quest’anno donato dal Fai Abruzzo e Molise, per dare vita al fuoco nella lampada accesa dal delegato del Fondo Ambiente Italiano, Massimo Luca Fazio: momento clou del suggestivo evento che prende spunto dalla tradizione avviata nel 1939 quando Pio XII proclamò il Santo di Assisi, Patrono d’Italia.
Una manifestazione realizzata in ricordo del passaggio nella Valle Subequana del Santo tra il 1216 e il 1221, divenuto anche protettore del paese della Valle Subequana.
A concludere il rito una breve processione intorno al Santuario esponendo la teca contenete il sangue delle stimmate del Santo