RISSA, SINDACO CHIEDE VERTICE SICUREZZA. PROSEGUONO GLI INTERROGATORI

Proseguono senza sosta gli interrogatori dei testimoni nel commissariato di via Sallustio a Sulmona, nonostante il muro di omertà, per ricostruire esattamente i fatti e soprattutto per individuare le responsabilità della maxirissa che si è scatenata nella notte di sabato scorso sulle scale dell’Annunziata (clicca) con un bilancio di cinque feriti, tra cui il 24enne che ha riportato lesioni importanti e un barista intervenuto a difesa del malcapitato. Sotto accusa sono finiti i 4 giovani di etnia rom, residenti in città, che avrebbero aggredito il giovane. Ancora sconosciuti i motivi alla base della colluttazione. Secondo la versione dei giovani rom, raccontata anche alla polizia, la rissa sarebbe scoppiata in seguito al fatto che un loro familiare di 15 anni sarebbe stato preso di mira da alcuni ragazzi sulmonesi il pomeriggio dello stesso sabato. I familiari dei giovani rom sarebbero pronti a formalizzare una denuncia in questi giorni. Una vicenda, dunque, ancora poco chiara. Un ennesimo caso di violenza, però, che torna a far discutere in città, soprattutto con richieste di maggiori controlli necessari avanzate da parte dei cittadini,  dall’Ascom (clicca) e dal movimento politico che fa capo a Salvini “Sovranità Sulmona” (clicca). Intanto il sindaco Giuseppe Ranalli punta a un vertice sicurezza da tenere a Sulmona, la cui convocazione è stata richiesta subito al  Prefetto dell’Aquila per primi provvedimenti da prendere, allo scopo di scongiurare altri episodi di violenza e agire per rafforzare controlli e prevenzione. Non commenta oltre il primo cittadino, mentre i cittadini s’interrogano, discutono e chiedono misure decise per garantire la sicurezza in città (clicca).

A DIFESA DELLE FORZE DELL’ORDINE INTERVENUTE QUELLA NOTTE INTERVIENE IL SIULP (CLICCA)