MAXIRISSA SULLE SCALE DELL’ANNUNZIATA, GIOVANE IN OSPEDALE DIVERSI FERITI

Ancora notti di violenza tra i giovani a Sulmona. Botte da orbi ieri con cocci di bottiglia utilizzati per picchiare, i cui resti sono ancora ben visibili questa mattina, insieme a tracce di sangue, sulla gradinata dell’Annunziata, hanno caratterizzato il sabato notte nel centro storico. Un giovane sulmonese di 24 anni, colpito in volto da calci e pugni, è finito in ospedale con prognosi di circa 30 giorni; ferite anche altre tre persone intervenute per sedare la maxirissa avvenuta sulle scale, in cui erano coinvolti quattro giovanissimi di etnia rom, ritenuti gli aggressori e già noti alle forze dell’ordine per simili episodi. Ancora sconosciuti i motivi alla base della colluttazione. Il gruppo si sarebbe ingrandito con persone intervenute per frenare la violenza e placare gli animi, finite poi anche loro in ospedale, tra cui il proprietario di un bar, il quale per difendere il giovane che ha avuto la peggio, è stato colpito a un occhio e a una mano e ne avrà per 15 giorni. Cinque in tutto i referti medici. Sul posto è intervenuta la polizia, che poco ha potuto fare e ora sta indagando sul caso, effettuando interrogatori per tutta la mattina in commissariato al fine di sfondare quel muro di omertà troppe volte alzato in questi casi di violenza tra i giovani a Sulmona. Una situazione che è sembrata difficile da gestire in quel momento davanti palazzo dell’Annunziata dove c’erano molti ragazzi ubriachi. Sul posto sono arrivati in ausilio anche i carabinieri e l’ambulanza del 118.  Alle 6 circa di questa mattina davanti all’ingresso pronto soccorso sulmonese c’erano ancora gruppi di giovani, mentre volanti di polizia e carabinieri lasciavano l’ospedale. “Sembrava il far west” affermano oggi residenti nelle traverse di Corso Ovidio, definendosi esasperati e raccontando di urla che arrivavano fin dentro le loro case, svegliandoli nel cuore della notte. Al momento nessun provvedimento è stato elevato contro gli aggressori, ma la polizia sta indagando per fare luce e per individuare i responsabili auspicando nella collaborazione dei testimoni. Probabilmente saranno presto presentate denunce. La dirigente del commissariato, Francesca La Chioma, è determinata nel non escludere che avanzeranno richieste di misure cautelari, come punizioni per mettere fine a questa violenza che non è un caso isolato in questo territorio.

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