SULMONA TRA LE CITTÁ CON PIÙ ALTA PRESSIONE FISCALE PER PMI

A Sulmona per le Pmi la pressione fiscale nel 2015 è pari al 65,3%, mentre ad Avezzano è del 60,2%.  Si tratta di uno dei dati emersi durante il Convegno “Comune che vai fisco che trovi” della Cna che si è svolto nell’Hotel dei Marsi, nel capoluogo marsicano. Secondo lo studio effettuato dall’Osservatorio permanente della Cna si evince che tra 121 Comuni analizzati, presi a campione circa  l’imposizione fiscale, Sulmona si colloca al 26° posto in classifica, con il 65,3% e Avezzano all’81esima posizione con un 60,2%. Un dato, secondo gli esperti,  complessivamente positivo.  Guida la classifica Reggio Calabria con il 74,9% e chiude Cuneo è quella dove si pagano meno tasse con il 54,4%. Il rapporto è stato illustrato dal responsabile nazionale delle politiche fiscali dell’Associazione, Claudio Carpentieri, di fronte a una folta platea tra cui imprenditori, consulenti, commercialisti, politici e amministratori locali, fra i quali i sindaci di Avezzano e Sulmona, Giovanni Di Pangrazio e Giuseppe Ranalli, il presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, l’assessore al bilancio e il consigliere del comune di Magliano , rispettivamente Valentina Del Manso e Valeria Gentile,  il vice presidente della Provincia, Nicola Pisegna, e il presidente dell’Ordine dei commercialisti, Agostino Barbati. Le piccole imprese, inoltre,  devono lavorare per pagare imposte e tasse fino al 5 agosto di ogni anno, mentre a Sulmona il fatidico giorno risulta essere il 25 di Agosto. Date da cui si parte, in sostanza, per artigiani, commercianti e piccole imprese a guadagnare. Ad evidenziare una realtà penalizzante per le imprese sono stati il Presidente CNA Franca Sanità e il direttore Pasquale Cavasinni. La Cna, come si legge nell’Agea, che continua, dunque, a chiedere interventi per ridurre tasse che gravano sulle Pmi e bloccano la crescita e lo sviluppo economico, propone di rivedere ed unificare i vari fondi taglia tasse nella riforma fiscale; stabilire il principio nella tassazione che chi più dichiara meno paga; ridurre del 50% l’imu sugli immobili strumentali; rendere l’imu completamente deducibile dal reddito d’impresa e dall’irap; tassare solo i redditi effettivamente incassati e riattivare il tavolo dei sindaci delle zone interne, proposto dal Sindaco Di Pangrazio, per costituire massa critica e difendere i territori e le economie delle zone interne dell’Abruzzo.