“100 MERAVIGLIE DA SCOPRIRE”, LA STORIA E LA CULTURA DEI PAESI IN CENTO PANNELLI INNOVATIVI

Prima di tutto vengono la storia, la cultura e le tradizioni dei paesi, anche di quelle piccole realtà, alcune arroccate, altre nascoste, ma con tanto da raccontare. Contribuire alla promozione del territorio montano, sviluppandone la naturale vocazione turistica, è lo scopo del progetto “100 meraviglie da scoprire” promosso dalla Provincia dell’Aquila, presentato questa mattina nella sede sulmonese dell’Ente in via Mazara dal presidente, Antonio De Crescentiis, dai funzionari e dirigenti responsabili del progetto, ingegnere Federico Isola, e il funzionario  Gianvito Pappalepore. Un’iniziativa che affonda le origini all’era Pezzopane, attravresando diverse amministrazioni provinciali, vittima poi dei tagli dovuti al sisma, è tornata in vita avvalendosi del finanziamento di circa 40 mila euro del Por fesr (Fondo Europeo di Sviluppo Reginale) 2007/2013, nell’ambito dell’Asse IV attività 4.2.1 “Valorizzazione dei territori Montani” del Piano Integrato Territoriale  provinciale. Sono stati realizzati 100 pannelli informativi che saranno distribuiti in 30 comuni  della Valle Peligna, dell’Alto Sangro e di una parte del Parco Nazionale d’Abruzzo, al fine di illustrare alcuni monumenti, musei o luoghi, ambienti, che raccontano la storia del paese, ma che spesso non sono in primo piano agli occhi del turista. Su ogni pannello, accanto a una foto e una didascalia riassuntiva,  vi è un codice QR per l’accesso diretto, tramite smartphone o tablet, a una pagina di approfondimento sul web, dove il turista potrà trovare anche tutte le informazioni necessarie per organizzare il  soggiorno: contatti di alberghi, B&B, ristorazione, ma anche svago, sport, tempo libero. E’ prevista anche una cartografia con gli itinerari di queste aree di interesse. Un progetto vincente, secondo i promotori, in quanto coniuga tradizione e innovazione della comunicazione, per fornire una migliore qualità di turismo che cerca il contatto vero con il luoghi senza tralasciare la comodità della tecnologia. E’ questa una delle due parti in cui è diviso il progetto, l’altra riguarda i territorio marsicani e dell’aquilano.  “Abbiamo sottoscritto 70 convenzioni con 70 comuni per riuscire a dare opere pubbliche soprattutto relativa al turismo” ha detto il funzionario Pappalepore “Questa idea fornisce materiale cartografico e informatico che valorizza il patrimonio. Con le somme a disposizione, abbastanza limitate, siamo riusciti a coprire tutti i comuni di questa area”

 

 

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“Si è dimostrata la possibilità di un ente sovracomunale di coordinare i paesi ponendosi come motore per lo sviluppo locale” ha affermato De Crescentiis “Gli interventi consentono al turista di poter notare qualcosa, un monumento, una chiesa, una tradizione, che potrebbe passare inosservato, in quanto solitamente trascurato” Abbiamo voluto promuovere il territorio non solo dal punto di vista architettonico, ma anche di tradizioni, attravreso un modo nuovo di comunicare. Vedere e conoscere significa portare via con sè un ricordo del posto, diffonderlo in giro, raccontandolo ad altre persone E’ l’idea nostra affinchè queste risorse possano lasciare un segno, consentendo al turista di tornare”. Secondo De Crescentiis, la Provincia, sebbene trasformata, vuole recitare un ruolo di supporto ai Comuni, tanto da volersi porre come promotrice di azione congiunta e coordinata. “La Provincia intende recitare un ruolo in tema di sviluppo dell’economia, ma che diventa vicina ai Comuni” aggiunge De Crescentiis, pensando ai fondi europei con cui l’Ente può svolgere un ruolo importante.

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