QUANDO LA VILLA COMUNALE ERA ELEGANTE: LE FOTO RACCONTANO

Era un gioiello all’ingresso della città la villa comunale e come recitavano i versi di una canzone del tempo, “una villa elegante”, almeno fino agli anni Settanta. E’ la villa che raccontano fotografie sbiadite. Oggi quella villa, incastonata tra i viali Roosevelt e Matteotti, non esiste più. Un tempo ordinata e curata con zelo certosino dal giardiniere comunale, Antonio Ciacià, la villa era un polmone verde sistemato in ogni zona, tra alberi e aiuole ben tenuti e rispettati dai cittadini. Guai ai ragazzi sorpresi a giocare a calcio lungo i viali interni o ancor peggio nelle aiuole. Un solerte e severo vigile urbano, dal mitico Giovanni Iommi, negli anni Cinquanta al più giovane Tommaso Ferri, negli anni Settanta, era pronto ad interrompere le partite giocate anche sotto il cocente sole estivo e qualche volta a sequestrare anche il pallone “oggetto” del “reato”. Né ronzavano biciclette sui viali o calpestando aiuole. Tempo andato e villa sempre più malandata. Le fotografie di un tempo sono eloquenti, immortalando la villa dei tempi migliori. Oggi la fotografia, quella sotto gli occhi di tutti, è di una villa senza ordine, abbandonata al degrado, vittima di pessima educazione e inciviltà. L’incuria la fa da padrona e l’indifferenza generale ne è complice. Dovere dell’amministrazione comunale provvedere. Dovere dei cittadini rispettare il patrimonio racchiuso in quell’antico spazio di verde pubblico. Perché la città ritrovi il diritto ad avere una villa comunale elegante, come un tempo.

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