EVASIONE FISCALE PER DUE MILIONI DI EURO, IMPRENDITORE CONDANNATO

Un anno di reclusione e l’interdizione, per un anno, dagli uffici direttivi e il divieto per un anno di contrattare lavori per la pubblica amministrazione è la condanna comminata dal giudice Isabella Maria Allieri all’imprenditore pratolano Salvatore Donadei. L’imprenditore è stato anche condannato all’interdizione perpetua da componente di commissione tributaria. E’ stata questa la sentenza di primo grado nel processo che ha visto imputato di evasione fiscale l’imprenditore Donadei. L’uomo avrebbe simulato una serie di vendite di immobili di sua proprietà al figlio, con lo scopo di evadere imposte per quasi due milioni di euro. Il caso ha preso avvio dalla segnalazione di Equitalia circa cartelle esattoriali non  pagate dal Donadei per la somma di 1.956.849,44 euro. In un accertamento, avviato nel 2012, da parte di un addetto alla riscossione, sarebbe stata rilevata la vendita di immobili di proprietà dell’imprenditore al figlio. Gli immobili venduti dal padre al figlio avevano un ammontare di oltre un milione e 800mila euro. Un fatto che ha fatto ipotizzare una simulazione alienata, per sottrarre i beni alla riscossione coattiva. La difesa, sostenuta dall’avvocato Alessandro Margiotta, ha inteso dimostrare che invece si sarebbe trattato di vendita reale. Una tesi respinta dal giudice.
G.F.