RECORD DI VESPISTI AL QUARTO RADUNO NAZIONALE “CITTA’ DI POPOLI” (video)

Una festa di colori e di allegria con centinaia di vespe a scorrazzare su e giù per Popoli e  l’Alta Val Pescara nel nome e nel ricordo del suo inventore, Corradino D’Ascanio. E’ stato un grande successo il quarto raduno nazionale Città di Popoli, quest’anno legato al ventesimo anniversario dell’insediamento dello stabilimento della Gran Guizza a Popoli. Oltre trecento le vespe arrivate da ogni parte d’Italia per rendere omaggio al grande ingegnere popolese. Fin dalle prime ore del mattino l’inconfondibile rombo del motore due tempi e l’acre odore di miscela hanno riempito l’aria e le strade portando gioia e felicità.
“Una giornata indimenticabile che passerà alla storia del nostro paese”, afferma con grande soddisfazione Paolo Pallotta, presidente del Vespa Club di Popoli e vera anima della manifestazione, “un’adesione record che ci gratifica dei tanti sacrifici fatti per rendere possibile questo evento. In questo momento di felicità voglio ringraziare i vertici dello stabilimento della Gran Guizza che hanno creduto fortemente in noi sostenendo fin dal primo momento la manifestazione, affiancando il loro nome a quello di Corradino D’Ascanio”.

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La giornata è iniziata con la visita dei vespisti alla casa natale di D’Ascanio dove sono stati esposti cartelloni illustrativi della sua vita è l’ultimo progetto della Vespa N 50, realizzato dal genio popolese nel 1963. Alle 11 in punto l’inizio della passeggiata dato dal direttore della Gran Guizza Piergiorgio De Franceschi a bordo della mitica autovettura Vespa 400 progettata da Corradino D’Ascanio e realizzata nello stabilimento francese Acme. Quindi la prima sosta allo stabilimento della diffusion beer dove i partecipanti al raduno hanno potuto gustare un ricco rinfresco offerto dall’azienda  locale. Da qui il nugolo di vespe ha raggiunto il cimitero. A pronunciare il discorso commemorativo l’architetto Pietro D’Amato, seguito dalla benedizione dei mezzi da parte dell’emerito parroco Don Panfilo Vecchiarelli. Il momento più toccante si è consumato con la deposizione di una corona d’allora all’interno della tomba della famiglia D’Ascanio, da parte del presidente del Vespa Club di Popoli, Paolo Pallotta, mentre l’elicottero del corpo forestale dello Stato giunto appositamente da Roma e guidato dal comandante Mauro Macino ha sorvolato il luogo sacro per poi atterrare all’interno dello stabilimento della Gran Guizza. E qui, alle 13 in punto è iniziata la festa con le famiglie dei dipendenti della fabbrica popolese di acque minerali, che si sono uniti ai vespisti in un’esplosione di gioia e  felicità nel nome e nel ricoro di Corradino D’Ascanio.

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Una festa voluta fortemente  da Enrico Zoppas, numero uno della San Benedetto. Subito dopo il pranzo si sono tenuti i vari interventi. Anche il sindaco, Concezio Galli,intervenuto con la sua famiglia al raduno, si è detto soddisfatto dell’evento premiando il Vespa club di Popoli e i responsabili dello stabilimento. “Una manifestazione unica nel suo genere”, ha evidenziato il primo cittadino, “che dovrà diventare un appuntamento fisso del nostro calendario. In tanti, a parole, sostengono che bisogna valorizzare meglio le nostre risorse. I ragazzi del Vespa club lo hanno fatto in maniera encomiabile portando alto il nome di Corradino D’Ascanio, grande genio  per troppo tempo tenuto nel dimenticatoio dai suoi stessi paesani”.
Subito dopo sono stati estratti a sorte i premi offerti per l’occasione dai commercianti di Popoli e del circondario e premiati tutti i vespa club che hanno aderito all’evento. Il saluto dell’elicottero, il cui primo prototipo fu realizzato proprio dal genio popolese, ha chiuso la manifestazione con i vespisti che, alla spicciolata, sono ripartiti verso le varie destinazioni portandosi dietro il ricordo di una giornata indimenticabile.

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