AFFIDAMENTO S.ONOFRIO: DELIBERA CONGELATA, L’AREA NON E’ COMUNALE

Sarà stata una cantonata di amministratori comunali e dirigenti di uffici oppure una semplice svista. Tutto da accertare. Fatto sta che oggi pomeriggio il Consiglio comunale, con voto unanime, è stato costretto a rinviare l’esame della delibera di giunta sull’affidamento della gestione dell’area dell’eremo di S.Onofrio all’associazione Celestiniana perché quella stessa area non sarebbe di proprietà del Comune ma di uso civico. A tirare fuori le carte che attesterebbero l’esatto carattere giuridico di quell’area  è stato il consigliere comunale Luigi La Civita, ponendo una questione pregiudiziale, secondo regolamento, prima che fosse avviata la discussione sulla delibera della giunta. “L’area dello chalet da dare in gestione è soggetta ad uso civico, quindi l’immobile non è di proprietà del Comune” ha spiegato La Civita che nel marzo scorso ha fatto accesso agli atti ravvisando la natura giuridica dell’immobile, che però prima di lui altri avrebbero dovuto conoscere. Imbarazzato il sindaco Giuseppe Ranalli ha obiettato al consigliere La Civita che avrebbe potuto tirare fuori quelle carte anche prima, agendo “in spirito di collaborazione con l’amministrazione comunale”. Comunque sia, se l’accertamento che l’amministrazione comunale presto compirà sul caso darà ragione all’osservazione del capogruppo di Forza Italia, prima di ogni concessione il Comune dovrà preoccuparsi di mutare la destinazione d’uso dell’area dell’eremo. Sbigottiti sono rimasti i rappresentanti dell’associazione Celestiniana presenti nell’aula consiliare, rammentando che su quell’immobile sono state operate compravendite, fitti e riscossioni di canoni. Tutto quindi appare assai strano e tutto adesso si presume sia stato fatto in abuso. Sconcertata è rimasta la stessa maggioranza. Il consigliere comunale Enea Di Ianni, senza mezzi termini, ha chiesto che sia fatta chiarezza sull’accaduto, che chiama in causa i dirigenti degli uffici comunali competenti.Non è pensabile che tra dirigenti anche vicini di stanza non ci si raccordi” ha sottolineato l’ex vice sindaco. Per questo lo stesso Di Ianni ha proposto che fin dalla prossima seduta in aula consiliare siano presenti tutti i dirigenti comunali, per offrire immediato supporto all’attività consiliare. E in conclusione ha invitato il segretario generale del Comune ad imprimere carattere di cooperazione all’attività dei dirigenti. Il caso venuto a galla oggi, se tutto risponderà ai dubbi sollevati in aula, ha messo a nudo le carenze che talvolta affiorano dall’attività degli uffici comunali, non sempre funzionanti da adeguato supporto a quella politica. Per adesso restano congelati anche i quattrocento emendamenti che la minoranza aveva preparato per la discussione della delibera. Il sindaco dal canto suo ha sollecitato il presidente del Consiglio comunale, Franco Casciani, ad una celere convocazione della conferenza dei capigruppo per riproporre la delibera in aula consiliare, non tacendo il proprio personale rammarico per l’accaduto.

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