“IL MIGLIOR VINO DEL CONTADINO”, L’ALTRA FACCIA DELL’ENOGASTRONOMIA LOCALE

Una sfida simpatica e originale che valorizza la tradizione locale del vino fatto in casa. Dopo un anno di stop, con una formula rinnovata, è tornato oggi il concorso, giunto alla quarta edizione, che decreta il “Miglior vino del contadino”, quello non commerciale, della Valle Peligna. L’altra faccia dell’enogastronomia locale. Una festa vera e propria a cui partecipa la comunità, come ha voluto definire la competizione Alessandro Lucci del Movimento Zoe, promotore dell’iniziativa insieme ai giovani di “Casina Italica”, agriturismo corfiniese che ha ospitato l’insolito evento. 35 i vini in gara, provenienti da terreni di Corfinio, Pratola Peligna, Vittorito, Pettorano sul Gizio e Goriano Sicoli. Sono sopratutto giovani i produttori che hanno partecipato. Agricoltori, amatori, semplici appassionati che hanno messo a disposizione gratuitamente il proprio vino fatto in casa, sottoponendolo sia al giudizio del pubblico, che si è divertito nella sfida diretta tra assaggi e degustazioni di bicchieri rigorosamente anonimi, sia di una giuria di esperti composta da Fabiana Donadei e Valeria De Panfilis, della Condotta Peligna di Slow Food, Marcello La Civita dell’Ais e Antonio Catalano dell’Onav.  Giudici che hanno riscontrato “un livello medio elevato”, sottolineando che i viticoltori sono “giovani che studiano, fanno ricerca, sperimentano con intelligenza creando un vino di qualità con caratteristiche peculiari”.

TRA LORO ANCHE UNA FAMIGLIA INGLESE CHE DA TRE ANNI VIVE A PETTORANO SCOPERTO PER CASO

Tra loro una famiglia d’oltremanica, Michelle e Dougie Reid, lui scozzese ex militare, lei inglese insegnante di lingua in una scuola privata a Sulmona, che da tre anni vivono in Valle Peligna, a Valle Corvo, frazione di Pettorano, dopo aver scoperto per caso il nostro territorio ed essersene immediatamente innamorati. Tanto da comprare casa con terreno e imparare la viticoltura con l’aiuto di un vicino, producendo vino. “Abbiamo scoperto l’Abruzzo dopo un periodo trascorso in Umbria, seguendo il desiderio di andare al mare. Passando in Valle Peligna abbiamo pensato che questo fosse il posto giusto per noi e le nostre bambine” racconta la donna, in un buon italiano, spiegando di amare la montagna e di aver realizzato il suo piccolo sogno di fare il vino. Hanno conosciuto Lucci e il concorso attraverso Facebook e si sono detti molto contenti di vivere in questo territorio così diverso dalla loro terra.

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I VINCITORI

Il titolo di “Miglior vino del contadino” 2014 è andato a Domenico Pace di Vittorito, con un cerasuolo, aggiudicandosi una botte in acciaio. E’ stato premiato, tra i vini invecchiati, il rosso del 2013 di Gianluca Cianfaglione di Bagnaturo di Pratola Peligna. Menzioni speciali, inoltre, per il Bianco pecorino di Gino Britti di Corfinio, per lo spumantizzato di Mario Cianfaglione di Pratola, per il rosato di Vincenzo Campagna di Corfinio e per il rosso di Mario de Santis di Pratola.

A vincere, dunque, è stata la passione di chi porta avanti le tradizioni, seguendo le ricette del padre e del nonno. Bottiglie che, con limitata quantità, non avranno mai l’ambizione di finire tra le prestigiose carte di vini, ma racconteranno di usanze e tempi andati con il rinnovamento figlio dell’entusiasmo dei giovani appassionati, accompagnati da quella soddisfazione di poter offrire agli amici un buon vino fatto con le proprie mani.

 

 

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Lucci spiega le regole del gioco

 

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il vincitore si è aggiudicato una botte in acciaio

 

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