AL VIA “MATRIARCHE’, LE SOCIETA’ MATRIARCALI AL CENTRO DI UN CONVEGNO
“Matriarchè. Il principio materno per una società egualitaria e solidale”. Le società matriarcali nel mondo al centro della conferenza che si svolgerà il 19 Aprile, alle 17.30, nel Soul Kitchen, previsto per l’8 marzo scorso, rinviato poi a causa della nevicata. Il progetto Matriarché, possibile grazie ad una iniziativa crowdfunding, oltre al libro, è sintetizzato anche nell’omonimo documentario per la regia di Aldo Silvestri. Si tratta di un’iniziativa organizzata dall’associazione di promozione sociale La Diosa Onlus. Il principio materno per una società egualitaria e solidale” dove per “matriarché” non s’intende la sopraffazione dell’universo femminile su quello maschile bensì “origine delle madri”. Il testo, curato da Francesca Colombini e Monica Di Bernardo, analizza, attraverso le testimonianze e le tesi di diversi studiosi, le società matriarcali presenti ancora in Asia, Africa e America. Si tratta di comunità basate sull’economia del “dono”, in cui vigono i principi di collaborazione ed equilibrio dei generi; dove le decisioni vengono prese attraverso il metodo del consenso e, qualora venisse meno, si delegano in base al principio della fiducia affidata alle dabu, le donne sagge; comunità dove la natura e le sue risorse sono doni da rispettare e la crescita di un figlio diventa “affare” d’interesse per tutta la comunità. Tutto il contrario, insomma, di una società basata sul patriarcato che chiama in causa il capitalismo, il dominio, l’indipendenza e, quindi, l’indifferenza e la sopraffazione verso l’altro con inevitabili ripercussioni sulla società. “Il progetto Matriarché nasce dalle esperienze che io e Monica abbiamo vissuto soprattutto durante il nostro attivismo femminista, riportando il lavoro di diversi studiosi- spiega Francesca Colombini-. Non possiamo pretendere, né ambiamo, a cambiare la società, ma se ognuno di noi modificasse se stesso in questa nuova ottica già sarebbe un grande passo”. La Diosa invita tutta la cittadinanza a partecipare all’incontro convinta che, parola dell’autrice, ognuno di noi possa far la differenza.”