RANALLI INFURIATO CONTRO D’ALFONSO “E’ STATA UNA PULCINELLATA”. PROSEGUIREMO LA LOTTA

Ranalli s’infuria e bacchetta il governatore abruzzese. “E’ stata una Pulcinellata. Venire a Sulmona in quel modo, senza rispetto delle istituzioni ĆØ stato sbagliato e avventato. Un comportamento che va condannatoā€. E’ la reazione del sindaco di Sulmona allā€™incontro improvvisato ieri a palazzo San Francesco da parte del governatore regionale Luciano Dā€™Alfonso, il quale aveva accettato l’invito a incontrare il comitato civico nell’aula consiliare occupata da quindici giorni (sottolineando il suo essere in veste non istituzionale) poi contestato duramente dalla folla (clicca). Ranalli afferma, inoltre, che ā€œ vanno condannati gli atteggiamenti di violenza messi in atto da alcuni componenti del comitato contro la chiusura del punto nascita di Sulmonaā€. In realtĆ , non si sono registrati episodi di violenza: la rivolta ĆØ stata caratterizzata da insulti e grida cariche di rabbia sfociate in una sorta di assedio. Ā Non ĆØ piaciuto il comportamento di Dā€™Alfonso al sindaco, convinto che dopo la manifestazione di protesta allā€™Aquila giovedi scorso a palazzo dellā€™Emiciclo (clicca), il presidente della Regione sarebbe dovuto venire a Sulmona in maniera istituzionale. Con proposte concrete.Ā  “Noi in Comune non sapevamo nulla ā€œ ha aggiunto il primo cittadino ā€œsfidare in quel modo la folla, ribadendo che il punto nascita sarĆ  chiuso, ĆØ stato molto pericoloso. Noi, perĆ², non molliamo e lotteremo fino alla fine perchĆ© il punto nascita di Sulmona sia salvato cosƬ come il nostro ospedale”. Lā€™intenzione del sindaco, ora,Ā ĆØ quella di chiedere al manager della Asl, Giancarlo Silveri, il rispetto dellā€™accordo di programma che ĆØ stato sottoscritto mesi, che prevede la realizzazione del nuovo ospedale, i cui lavori sono giĆ  cominciata, e del nuovo Ā blocco operatorio comprendente la sala parto, per una spesa di 10 milioni di euro. “Come Comune abbiamo investito delle consistenti risorse economiche tra espropri e opere di urbanizzazione” ha detto Ranalli “e se non sarĆ  rispettato il programma sottoscritto, invieremo tutta la documentazione alla Corte dei Conti”. Eā€™ notizia di oggi che le date di chiusura dei quattro punti nascita abruzzesi che non raggiungono i 500 parti sono ufficiali.Ā E mentre vanno avanti presidi e mobilitazioni, la prima a subire la soppressione del reparto maternitĆ  sarĆ  proprio Sulmona il 30 giugno prossimo,Ā Come avevamo annunciato prima di Pasqua, a cui seguirĆ  Ortona (Chieti), il giorno dopo, il primo luglio. Il primo ottobre toccherĆ  a Penne e infine Atri (Teramo) il 30 ottobre prossimo. In sostanza, questo renderebbe impraticabile ogni via alternativa chiesta nelle due risoluzioni, una delle quali delle opposizioni (centrodestra e movimento cinque stelle) votata da quattro esponenti della maggioranza, approvate dal consiglio regionale nella infuocata seduta di giovedi.

IL COMMENTO DI D’ALFONSO A QUANTO ACCADUTO IERI (CLICCA)