IN TANTI AL CONVEGNO SULLE “ANTICHE PRELIBATEZZE DEL CENTRO ABRUZZO”
Innovazione e tradizione nel convegno che si รจ svolto lo scorso 21 marzo a Secinaro, incentrato sulle antiche prelibatezze del centro Abruzzo, “i prodotti tipici per la salute e lo sviluppo locale”.ย Alto il profilo scientifico dei relatori, ascoltati con grande interesse e partecipazione in una sala di un ristorante, colma di ospiti; professionisti del settore agroalimentare abruzzese, sindaci, cittadini, studiosi, responsabili di organizzazioni culturali locali.
Un convegno organizzato dalla commissariata Comunitร Montana Sirentina, ente etichettato โEcomuseo dโAbruzzoโ dal 1998. Occasione fornita dallโappello del sindaco dellโAquila, che nei giorni scorsi aveva rivolto ai primi cittadini ย del Percorso del Perdono Celestiniano, Sulmona- Valle Subequana- Aterno – LโAquila, di proporre i propri prodotti tipici da inserire in un progetto promozionale in vista dellโExpo di Milano,ย alla volontร dellโAssociazione Culturale Insieme per il Centro Abruzzo, per aver prediletto il territorio sirentino per questa edizione, Ecomuseo dโAbruzzo, nonchรฉ partner del progetto europeo Sycultour, mirato alla ricerca di strategie per lo sviluppo delle aeree rurali del sud est europeo, coniugando cultura e turismo.
Dopo i salutiย del sindaco di Secinaro Clementina Graziani, funzionaria della Regione Abruzzo, nel ruolo di diritto per gli onori di casa, estasiata nellโospitare unโiniziativa cosรฌ importante nel suo piccolo comune, borgo del Parco Sirente Velino;ย del Commissario della Comunitร Montana Sirentina Luigi Fasciani che ha evidenziato come lโEnte continui a fare il proprio ruolo nel favorire la coesione territoriale, affinchรฉ maturi la volontร sinergica dei sindaci nel saper ricomporre unโistituzione in grado di offrire i servizi fondamentali in unโarea montana, onde evitare il degrado e lโirreversibile fenomeno emigratorio;ย del sindaco architetto Fernando Fabrizio di Castel di Ieri, comune che ospita un inestimabile sito archeologico caratterizzato dai resti di un Tempio Italico. Un primo cittadino da sempre impegnato nel proporre un turismo culturale per un territorio dal paesaggio incontaminato e con un patrimonio storico-architettonico invidiabile ancora inespresso.
Ad aprire i lavori รจ stato Giorgio Davini, Fiduciario della Condotta Slow Food.ย Ha affermato il concetto di un turismo di qualitร che lโAbruzzo dovrebbe proporre per attirare soprattutto turisti stranieri, presenti ancora in bassa percentuale, superando alcuni schemi ormai stereotipati che non possono piรน dare quellโincremento che la Regione Abruzzo meriterebbe.ย Lโagronomo della Regione Abruzzo Donato Silveri, subequano doc, per tanti anni giร impegnato nella soppressa ARSA, ha ribadito lโimportanza dellโautenticitร delle produzioni agrarie autoctone, quale patrimonio nella biodiversitร agro-alimentare, ai fini dellโidentitร culturale.
Lโesposizione della ricercatrice universitaria Anna Maria DโAlessandro si รจ rivelata una vera lezione universitaria sulle proprietร farmacologiche dello zafferano, di cui quello aquilano risulta essere il piรน pregiato a livello mondiale, miracoloso nel debellare numerose patologie, fra le quali il diabete, lโansia e lโipertensione. Dalle slide proiettate sugli esperimenti di laboratori o eseguiti, si รจ evidenziato come lโazione di alcune molecole, contenute nei componenti biochimici dello zafferano, sono altamente efficaciย nel far regredire alcune forme tumorali, come quello alla prostata e al cervello.
Il medico nutrizionista Antonio Pacella ha parlato di Biodiversitร (clicca), di come la produzione industriale di serie standardizzata, non la favorisca, riducendo cosรฌ la gamma dei prodotti alimentari sempre piรน meno naturali. Lโaccademico delle scienze di Roma Ennio Maccari ha presentato una panoramica sul dramma delle problematiche connesse allโinquinamento in agricoltura a livello nazionale.ย Giovanni Pizzocchia, impiegato dellโEnte, ha fatto riferimento ad importanti conoscenze formative nellโambito dei servizi innovativi nella Pa., dalla comunicazione pubblica alla protezione civile ed allo sviluppo locale, ripercorrendo sin dalle origini il concetto di Ecomuseo. Un neologismo nato nel 1971 in Francia, grazie ad Hugues De Varine, padre degli Ecomusei ed autore del libro diventato un cult โโ Le radici nel futuro. Il patrimonio culturale al servizio dello sviluppo localeโโ, una sorta di bibbia per i decisori politici, imprenditori e operatori culturali. Dopo altri interventi interessanti, dulcis in fundo: degustazioni con le prelibatezze tipiche del centro Abruzzo, allietate da canti folcloristici locali, da parte della neonata formazione proprio per lโoccasione โโI Cugini di Montagnaโโ.
red