SINDACI E SINDACATI “MANIFESTAZIONE, CONSIGLIO COMUNALE UNICO E MARCIA SU ROMA”
Una manifestazione territoriale, un consiglio comunale straordinario unitario, la marcia su Roma. Hanno studiato una strategia questa mattina sindacati e sindaci del centro Abruzzo, al fine di ribadire a gran voce e con determinazione la contrarietĆ alla chiusura del punto nascita nell’ospedale di Sulmona. Amministratori locali, sindaci, consiglieri comunali si sono incontrati questa mattina davanti il Santissima Annunziata, dove, dallo scorso lunedi, ĆØ in corso un presidio permanente con tanto di striscioni e banchetti. Tra una firma e un’altraĀ per petizioni che gridano: no alla chiusura del reparto di MaternitĆ . Dopo le 10.30 i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e NursindĀ hanno lasciato l’ingresso del nosocomio, congedandosi da giornalisti e cittadini, e si sono riuniti in assemblea, a porte chiuse, in vista dell’assemblea pubblica che si svolgerĆ lunedi 23 marzo nell’aula consiliare di palazzo San Francesco alle 17.30, convocata dal sindaco di Sulmona,Ā a cui parteciperanno tutte le associazioni di categoria, forze sociali e la cittadinanza, al fine di redigere un documento (clicca). Ā Tra le proposte lanciate: laĀ Convocazione di un consiglio comunale straordinario unitario, che preveda come unico punto allāordine del giorno al richiesta di deroga alla chiusura del punto nascita dell’ospedale peligno, all’indomani degli spiragli di speranza lasciati aperti dal ministro Lorenzin ieri a Rivisondoli (clicca); l’organizzazione di una manifestazione territoriale che coinvolga la cittadinanza, scuole, organismi istituzionali e associazioni di categoria di tutto il territorio. “La protesta continuerĆ fino a Roma con una manifestazione che si terrĆ davanti al Ministero della SanitĆ in occasione dellāincontro tra il Commissario alla sanitĆ della Regione Abruzzo, Luciano DāAlfonso e il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin” affermano i sindacati, precisando “fermo restando che la decisione della chiusura del punto nascita dellāospedale di Sulmona sia responsabilitĆ dei vertici regionali, ai quali si ribadisce la richiesta di deroga”