PUNTO NASCITA, SINDACI DEL TERRITORIO PRONTI A MARCIARE SULLA REGIONE DOMANI (video)
Sono pronti a marciare sulla Regione portando avanti la battaglia per salvare il punto nascita dell’ospedale di Sulmona i sindaci del territorio, che nel tardo pomeriggio fino a sera, insieme al consigliere regionale Andrea Gerosolimo, sono tornati a riunirsi in assemblea a palazzo San Francesco, a porte chiuse. Un acceso e ampio confronto tra sedici amministratori del centro Abruzzo, compreso i paesi dell’Alto Sangro e il consigliere regionale, (alla presenza anche del consigliere forzista sulmonese) in previsione della seduta del Consiglio regionale straordinario di domani all’Aquila, in cui si discuterà della chiusura dei punti nascita nei quattro ospedali abruzzesi, come ultimo punto all’ordine del giorno. L’unità del territorio in questo caso è il primo aspetto emerso, anche se le divergenze si sono fatte sentire al tavolo odierno, soprattutto tra centrodestra e centrosinistra. A mettere tutti d’accordo la concezione secondo cui il territorio ha subìto un depauperamento a livello sanitario. Diverse le voci che hanno affrontato in maniera più ampia la problematica del Piano sanitario regionale, finalizzato alla conoscenza di una strategia da parte della Regione, che chiarisca le sorti degli ospedali dell’Abruzzo interno.
Si punta a far capire al governatore regionale, firmatario del decreto che segna il destino del reparto di Maternità nel nosocomio peligno, le specifiche esigenze della sanità della Valle Peligna, in cui diritto alla salute, orografia e sicurezza diventano le tre parole chiave, su cui fare leva per la difesa del punto nascita. Una mossa della Regione, che sarebbe stata dettata dall’esigenza di superare la complessa fase di transizione per uscire dal Commissariamento della Sanità, obbedendo, dunque, a regole dettate dal Governo. <Domani saremo presenti al Consiglio regionale> ha detto il sindaco di Sulmona, il quale ha ricordato che la risoluzione di ottobre scorso, votata dal Consiglio regionale, prevedeva un confronto tecnico, politico istituzionale che avrebbe dovuto precedere il decreto da adottare, che invece è stato firmato, senza attivare il tavolo tecnico scientifico <Come non ci sono state> ha affermato Ranalli <le richieste d’incontro dei sindaci con il comitato: riteniamo di dover manifestare per servizi generali forniti ai nostri ospedale e punto nascita>. Ranalli ha poi ricordato le richieste proposte nell’ultimo incontro con il presidente regionale come il potenziamento del reparto, da trasferire nell’ala nuova dell’ospedale. <Mi devo scusare> ha detto in conclusione il primo cittadino sulmonese <con i sindacati che avevo convocato io stesso oggi pomeriggio per un confronto, ma purtroppo la riunione con i sindaci si è protratta a lungo e loro sono andati via>. Sembra essere più ottimista il Consigliere regionale Gerosolimo che si è detto <convinto che il presidente D’Alfonso saprà dare le risposte adeguate e il servizio sanitario nella sua interezza sarà salvaguardato. I sindaci sono determinatissimi come lo sono io> ha concluso il consigliere, sostenendo che sul tema punto nascita il <confronto con D’Alfonso è stato già avviato e domani proseguirà in Consiglio regionale>.