MARZOLI: ECCO LA MIA IDEA DI PD “APERTO E DIVERSO”

Un partito che sia aperto, partecipativo, meritocratico, inclusivo, che sia vicino agli amministratori locali e che lavori con un cambio di passo rispetto al passato, con spazio ai giovani e frequenti riunioni con le sedi locali. E’ questa l’idea del Pd che ha sintetizzato questa mattina in conferenza stampa a Sulmona, Alezzandro Marzoli, candidato in corsa alla segreteria del Pd abruzzese, insieme ad Alexandra Coppola, Marco Rapino e Paolo Della Valle. Battute finali, in questi giorni, prima del voto del 1 marzo, quando i cittadini (tutti, tesserati e non) potranno scegliere chi dovrà guidare il Partito Democratico regionale nei prossimi anni (link ecco i seggi). 32 anni, consigliere comunale a Chieti, renziano doc, Marzoli, dopo aver ricordato il suo legame affettivo con Sulmona, città che lo ha ospitato come giocatore nella squadra di Basket locale, ha illustrato i punti salientidella sua concezione del Pd, dove la parola chiave è “diverso”, mentre “spezzare le correnti”  è il leitmotiv che fa da sottofondo al suo discorso: convinto dell’importanza del cambiamento per un partito che punti al superamento del concetto per cui segretari e gruppi dirigenti siano scelti per fedeltà a una corrente. Parla di un “Pd nuovo che parta dal cuore dell’Abruzzo, comprendendo i paesi per poi allargarsi”. Hanno scelto di appoggiarlo i ragazzi di FuturDem Abruzzo, come hanno spiegato Gregory Marinucci e Andrea Ramunno,presenti oggi insieme a Maria Silvia Di Giovanni, tra i candidati in lista.  “Ci ha spinto l’idea di azione politica: un Pd attivo su tutti i livelli, che proponga idee vere, efficaci, formate soprattutto dall’apporto delle proposte dei circoli e degli iscritti. Un partito vivace, lontano dalla chiusura che lo caratterizza ancora, riflettendosi poi nei risultati elettorali” affermano Marinucci e Ramunno “Vediamo in Marzoli una possibilità per farsì che il Pd possa colmare il divario tra elettore e politica attraverso la formazione costante dei propri iscritti, con l’analisi, la discussione in ogni circolo delle politiche regionali e nazionali, al fine di una maggiore comprensione e un maggior approccio critico a quest’ultime”.  Convinto Marzoli che la politica sia fatta dalla gente, con cui bisogna parlare, evidenzia la sua idea di un partito che parta dal basso e che sappia affrontare i problemi. Fa riferimento alle problematiche del territorio peligno, dal punto nascita alla battaglia per il metanodotto. Escluso a metà cammino e poi riammesso grazie all’intervento della Commissione di Garanzia Nazionale che ha decretato la regolarità della sua candidatura,  Marzoli ha perso 17 giorni “preziosi”, come ha sottolineato, soprattutto per la composizione delle liste.  Quanto alla situazione locale del Partito sostiene che manca il confronto. La Di Giovanni ha , infine, spiegato, il perchè del sostegno al giovane candidato “Mi ha entusiasmato perchè da subito non mi è sembrato il solito burocrate o un politico distante, ma la persona più vicina a noi”.

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