PAOLINI VISITA AL CARCERE. IN ESTATE I LAVORI PER IL NUOVO PADIGLIONE. SANITA’: IL CASO DEL REPARTINO
Sanità, con la soppressione del reparto dedicato ai detenuti nell’ospedale di Sulmona, sicurezza dei cittadini che deve partire dell’istituto di pena problema del sovraffollamento. Una visita dal sapore politico quella effettuata questa mattina nella casa di reclusione di via Lamaccio dal vicepresidente del Consiglio regionale, Lucrezio Paolini, il quale, accompagnato da Susanna Loriga, fresca di nomina di viceresponsabile nazionale del dipartimento sicurezza dell’IdV e dal già vicequestore del Corpo Forestale del Lazio Lamberto, Alfonsi Schiavitti, ha incontrato il direttore dell’istituto di pena Sergio Romice e i sindacati. Affrontando i problemi, come l’incremento dei detenuti e la carenza di personale, Paolini ha annunciato non solo che i lavori del nuovo padiglione (che prevede aumento di popolazione carceraria da 500 a 700) ripartiranno all’inizio della prossima estate per terminare entro la fine dell’anno, ma anche che nel nosocomio sulmonese non ci sarà più il reparto che ospitava i detenuti. Ha sostenuto, soprattutto dopo il colloquio con i sindacati, che <deve essere perfezionato il piano sanitario regionale dell’assistenza penitenziaria su Pescara>, ha detto, precisando che <sulla struttura sanitaria pescarese è previsto un piano che deve servire per ospitare i detenuti di tutti gli istituti abruzzesi. Mi farò carico di verificare questo dato> ha aggiunto, in riferimento, quindi, alla proposta che avevano avanzato i sindacati del penitenziario, ovvero che il repartino dell’ospedale di Sulmona sarà soppresso, nonostante si stia costruendo un nuovo nosocomio. <Mi è stato spiegato che non soddisfa le esigenze di salubrità>.
Motivando la sua visita odierna ha sottolineato <la necessità di verificare la condizione dei detenuti e soprattutto del personale del penitenziario>. Il carcere, che oggi conta 500 detenuti, subirà un incremento di 200 con la costruzione del nuovo padiglione <questo a fronte di un organico già oggi sottodimensionato. Alla carenza di personale si deve aggiungere la necessità di potenziamento di strutture giudiziarie, sanitarie e di polizia; sarà importante quindi l’azione di programmazione della Regione per garantire il necessario supporto>. Successivamente ha toccato il tema della sicurezza dei cittadini, argomento poi sviscerato ampiamente dalla Loriga, <sulla base delle notizie degli ultimi tempi con la pericolosa opera di indottrinamento e reclutamento da parte dei condannati per appartenenza a reti terroristiche, nei confronti di altri detenuti, attraverso lo sfruttamento del particolare stato psicologico>. Secondo Paolini <sarà importante che le forze di polizia penitenziaria svolgano un ruolo di controllo e prevenzione e per fare questo devono essere adeguatamente supportate e preparate.
Nessun caso nel carcere di Sulmona, ma in tutti gli istituti italiani si sta svolgendo un’opera di sensibilizzazione, come ha spiegato la Loriga, anche con la proposta di protocolli per contrastare la violenza e monitorare e con la possibilità di interrogazioni parlamentari, per accendere i riflettori anche su situazioni che riguardano la Regione.
<Servirebbe un maggior coordinamento fra il personale in servizio presso gli Istituti penitenziari e l’intelligence per un rapporto di costante segnalazione ed osservazione dei soggetti a rischio> ha affermato, spiegando che i reclutatori hanno costruito una consistente rete di controllo e il reclutamento nel carcere esige un sistema di controllo di massimo livello poiché, proprio la popolazione carceraria è più vulnerabile e con una forma mentis predisposta a tale fenomeno di radicalizzazione.