ANNUNCIO SHOCK PARTORIENTE, FACCHINI: L’ALTRA CAMPANA

In merito al racconto di una giovane partoriente che si sarebbe sentita dire da alcuni medici di andare a partorire altrove (clicca), spiega l’altra versione dei fattiĀ Edoardo Facchini, responsabile del Tribunale dei diritti del malato. <Appena ho saputo della vicenda ho chiesto in reparto per capire che cosa in realtĆ  fosse accaduto> ha affermato in una nostra intervista in tarda sera riferendo cheĀ <nessuno ha vietato alla signora di poter dare alla luce il suo secondo figlio nell’ospedale di Sulmona.Ā Non le ĆØ stato detto di andare via. La donna aveva programmato il suo secondo parto cesareo il 3 marzo, ma le avrebbero detto le dottoresse che una struttura di secondo grado potrebbe garantire maggiore sicurezza nel suo caso specifico. Un consiglio> aggiunge Facchini <che i medici le avrebbero suggerito anche prima di oggi. Probabilmente per scongiurare eventuali rischi derivanti da un caso particolare e non di certo perchĆØ il reparto chiude>. Conclude il responsabile del Tdm, sottolineando che in questi giorni ĆØ aumentata la confusione: <ci stiamo battendo per dire che il reparto ĆØ aperto e funziona bene. Abbiamo difficoltĆ  a far comprendere alle persone che le battaglie non sono concluse, che nonostante la firma del decreto, per il punto nascita dell’ospedale sulmonese non ĆØ scritta la parola fine>. Un concetto ribadito anche dal sindaco di Sulmona durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, raccontando che sono molte le telefonate dei cittadini che chiedono se la MaternitĆ  sia aperta o chiusa. Il Reparto, dunque, ĆØ funzionante e non ha sbarrato le porte.

facchini1