INAUGURATE ROTONDA E TARGA IN MEMORIA DEI MARTIRI DELLE FOIBE

Perchè non ci sono morti di serie A e morti di serie B. Una convinzione che ha visto tutti d’accordo questa mattina per il taglio del nastro della rotonda di fronte l’Itis, scavalcando le polemiche di giorni scorsi con al centro la targa della discordia, in memoria delle vittime delle Foibe, inaugurata oggi. Messi da parte i malumori, l’evento si è svolto come da programma. <E’ un momento di ricordo e riflessione su una tragedia. Non ci sono morti più importanti e quelli meno importanti. Queste iniziative devono unire e non dividere. Sono orgoglioso di essere qui, in quello che sarà un luogo del ricordo, oggi in un momento che segna la storia e la cultura di una comunità> ha detto il sindaco Antonio De Crescentiis, che ha fatto gli onori di casa insieme alla vicepresidente della Provincia dell’Aquila, Antonella Di Nino, promotrice dell’evento, su proposta dell’associazione Goccia Tricolore, alla presenza del presidente dell’associazione Venezia Giulia e Dalmazia, Mario Di Racca. Occasione questa per inaugurare la rotatoria realizzata lo scorso mese di dicembre dalla Provincia.  Presenti il consigliere provinciale del Pd, Enio Mastrangioli, i sindaco di Raiano, Marco Moca, di Vittorito, Carmine Presutti, di Bugnara, Giuseppe Lo Stracco, l’ex sindaco di Pacentro, Fernando Caparso, il consigliere comunale di Fi, Luigi La Civita, e il vicesindaco di Campo Di Giove, Stefano Di Mascio. Tanti i cittadini di Pratola che non sono voluti mancare all’appuntamento allietato dalle note del complesso bandistico del paese. Impartita la doppia benedizione da parte di Don Renato Frappi, la cerimonia è stata caratterizzata da momenti di commemorazione per le vittime dei massacri delle Foibe e dell’esodo Giuliano- dalmata, affidata al presidente Di Racca, emozionato nel ripercorrere la storia di quei tragici giorni, recitando due preghiere e leggendo il ricordo della figlia di un esule giuliano.

<L’opera è stata realizzata per sopperire a una criticità di questa zona in cui insisteva un incrocio pericoloso> ha affermato la Di Nino <Non era mai stata inaugurata questa rotonda soprattutto a causa del maltempo, ma anche perchè era nel mio intento nella fase allor quando si sarebbe realizzato tutto il manto stradale fino al passaggio a livello e davanti l’itis fino al centro abitato. Tuttavia procedure hanno dilungato i tempi, a breve partiranno i lavori di rifacimento del manto viario restante. Poi è arrivata l’idea dell’associazione di realizzare la Giornata commemorativa per le vittime delle Foibe. I nostri morti andrebbero ricordati sempre. Non credo che si siano defunti più nobili o meno nobili.  Quest’opera resta la rotatoria di Capo La Croce, che sia chiaro: nessuno ha cambiato il nome> ha precisato, spiegando che la targa sistemata ai piedi della croce di ferro è <dedicata alla memoria delle vittime con su impresso l’estratto di un ricordo affinchè resti più forte nell’animo e nelle menti>.

 

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