AL FESTIVAL DI BERLINO “CLORO” FILM GIRATO A SULMONA

A rappresentare l’Italia al 65° Festival del Cinema di Berlino (5-15 febbraio), nella sezione Generation, dedicata all’adolescenza, è “Cloro”, film girato in parte a Sulmona lo scorso marzo (clicca) , opera prima di Lamberto Sanfelice, giovane regista. Nel cast tra i protagonisti, la grande Piera degli Esposti, nel ruolo di una preside, insieme alla pescarese Sara Serraiocco, Giorgio Colangeli (attore che nella fiction di Rainuno “Braccialetti Rossi” interpretava Nicola).

Sul set anche gli alunni della scuola media Ovidio (clicca).

 

“Nonostante sia un’opera prima – spiega a Berlino il regista all’Ansa – è andato tutto veloce. Sono riuscito anche a coinvolgere attori importanti come Giorgio Colangeli e Piera Degli Esposti. Ho lavorato sui contrasti tra mare e montagna perché volevo fare un film anche sullo sradicamento e isolamento. Mi rendo conto – aggiunge Sanfelice – che è un film abbastanza duro, ma secondo me anche pieno di speranza”. Regista di ispirazione? “Gus Van Sant, un autore che ha raccontato meglio di tutti l’adolescenza”.

“Come me Jenny ha la passione per lo sport – dice invece la Serraiocco – Io ho fatto danza classica e anche per me era un sogno portarla avanti. Per prepararmi ho frequentato le ragazze del nuoto sincronizzato e ho scoperto che sono donne che non si arrendono mai”. Piuttosto che ad un’attrice, dice ancora la Serraiocco, “ho preferito attingere alla verità lavorando appunto con le ragazze del nuoto sincronizzato. Sono partita per questo ruolo lavorando sul corpo, sulla forma fisica e dopo un po’ ho cominciato a sentire l’acqua e il suo contatto proprio come le ragazze del sincro”

TRAMA 

La trama racconta una storia minimalista e cupa (che sarà nelle sale dal prossimo mese con la Good Film), in cui  Jenny, diciassettenne, (Serraiocco) ha il sogno di diventare una campionessa di nuoto sincronizzato, ma la sua vita spensierata viene scossa dal decesso della madre. Si trasferisce da Ostia, con suo padre e il suo fratellino, nel paese di origine del suo genitore, nel cuore dell’Abruzzo, dove lavorerà in un albergo, sempre con la speranza di tornare a nuotare. Il padre poi, fortemente depresso dopo aver perso lavoro e casa, entra in uno stato di evidente confusione. A ospitare questa famiglia allo sfascio è appunto lo zio Tondino (Giorgio Colangeli) che abita in una vecchia baita di montagna. Quando scopre poi che l’hotel ha una piscina, decide di allenarsi di nascosto. Intreccerà relazioni sentimentali con un quarantenne interpretato dal boemo Ivan Franek.

 

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