CASA MUSEO OVIDIO PER IL BIMILLENARIO, DI NISIO “SE IL COMUNE DICE NO CESTINIAMO PROGETTO” (VIDEO)

“Attendiamo la risposta formale del Comune di Sulmona fino al prossimo aprile, in caso di diniego abbandoniamo il progetto”. E’ quanto ha affermato Francesco Di Nisio, responsabile dell’associazione Corfinio Onlus, questa mattina in conferenza stampa, illustrando, insieme ai componenti del comitato promotore, la proposta di realizzare una Casa Museo dedicata ad Ovidio, che potrebbe sorgere nella zona tra il centro e l’abbazia celestiniana, “l’ideale sarebbe lungo la strada morronese” precisa Di Nisio. “Non si tratta di un semplice museo, ma di un contenitore didattico, una sorta di Domus Italica, la prima nel mondo, di 250 metri quadrati. Non vogliamo realizzare nemmeno un falso storico ricostruendo la casa di Ovidio, ma ricreare un polo culturale di levatura internazionale, che si inserirebbe nel circuito delle Case Museo”, al fine di poter intercettare fondi dedicati al turismo nel nome di Ovidio, puntando a terminare la realizzazione nel 2017, in occasione delle celebrazioni per il Bimillenario della morte del poeta, a cui Sulmona ha dato i natali. Ecco, perchè, almeno entro aprile bisognerebbe, a detta sua, ottenere la risposta dell’amministrazione comunale, così da poter procedere e riprendere i contatti con le istituzioni.  Un progetto, come ha spiegato Di Nisio,  stimato intorno ai 3-4 milioni di euro, che verrebbe finanziato per il 30% da sponsor privati, il resto dal Ministero e dalla Regione. “Al Comune chiediamo il patrocinio” ha affermato. Oltre alla disponibilità di terreni pubblici di circa 5 mila metri quadrati , su cui costruire la Casa Museo, con relativi parcheggi per i pulmann dei turisti.

“Per noi è importante oggi questo incontro, non solo per sollecitare l’amministrazione comunale a fornirci una risposta formale, ma per coinvolgere l’opinione pubblica” ha aggiunto Di Nisio. “Abbiamo ripreso un’idea nata nel 2005, proponendola nell’autunno 2013 e nonostante l’entusiasmo  espresso dal sindaco,  dal suo vice, e dal Presidente del Consiglio” in diversi passaggi da giugno a dicembre dello scorso anno, ha proseguito Di Nisio  “l’amministrazione sulmonese non ha ancora espresso il suo parere formale”. Il progetto ha già ricevuto una decina di adesioni dal mondo universitario e da istituzioni italiane ed europee,  tra cui alcuni Atenei,  la Provincia di Chieti,  la Regione, i Comuni di Roccaraso, Roccacasale, Corfinio; Raiano, l’Ambasciata di Romania in Italia.

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