TEATRO A MERENDA, IN SCENA “I MUSICANTI DI BREMA”

Proseguono gli appuntamenti con il Teatro a Merenda, rassegna per i piccoli che ha riscosso successo al suo esordio. Domenica 8 Febbraio alle  17 al Soul Kitchen in Via Alessandro Volta a Sulmona sarà la volta dello spettacolo “I musicanti di Brema” di e con Paolo Capodacqua e Mario Fracassi, con le Canzoni e musiche originali di Capodacqua, Scene e costumi Wally Di Luzi, per la regia diFracassi. In scena un attore e un musicista, ad animare, con canzoni, musiche, suoni, parole, oggetti, figure e con l’aiuto del pubblico la celebre favola dei Fratelli Grimm.

LA TRAMA

La storia di un asino, un cane, un gatto e un gallo, i quali, dopo una vita di stenti, fatiche e soprusi, si incontrano casualmente e insieme tentano di arrivare alla città di Brema. Il cammino verso Brema, però, si rivelerà pieno di insidie e così i quattro amici si troveranno ad affrontare gli ostacoli e le sorprese riservate loro dal destino. La solitudine, l’amicizia, la speranza, la solidarietà sono i valori alla base di questo viaggio rocambolesco e ricco di colpi di scena, un viaggio immaginario che è anche viaggio interiore.  La rassegna continuerà domenica 22 febbraio alle 17, stessa location, con lo spettacolo Tante storie per giocare, con Francesco Sportelli e Alessia Tabacco Ideazione e regia Mario Fracassi. Spettacolo di animazione musical-teatrale che vede in scena due attori-cantori-musicisti. Durante lo spettacolo si giocherà, insieme agli attori, ad interpretare, inventare, sbagliare e rifare le storie, quelle già esistenti e quelle ancora da scoprire, nella consapevolezza, sempre viva, di poter trovare una favola dentro ad ogni cosa. Domenica 15 marzo alle 17 lo spettacolo Chiediti perchè! Con Alessandra Tarquini e Roberto Mascioletti, regia di Eugenio Incarnati. Due bambini, “ricercatori naturali”, naturalmente portati per porre a se stessi e agli altri innumerevoli domande (sciocche, intelligenti, argute, spiritose…. insomma, le domande dei bambini!). Ma gli adulti trovano scomode tutte queste domande e soprattutto odiano dover a volte ammettere di non saper rispondere.